Maserati, arriva la confessione a sorpresa di Elkann: il suo futuro è già scritto

La Casa del Tridente rappresenta un’icona del Made in Italy ma sta vivendo una fase di crisi profonda. Ecco come stanno le cose.

Dai dati Stellantis, alla mano, sono emersi anche i numeri allarmanti di Maserati. I ricavi della Casa del Tridente si sono attestati a 1,04 miliardi di euro (in calo del 55,5% rispetto ai 2,335 miliardi del 2023), mentre le consegne globali sono passate da 26.600 unità a 11.300, segnando una contrazione del 57,5%.

Maserati, arriva la confessione a sorpresa di Elkann
La decisione di John Elkann su Maserati (Ansa) Quattromania.it

Le cause della crisi sono molteplici, in primis la limitata competitività del marchio rispetto ai concorrenti, specie nel segmento premium. Maserati ha messo da parte modelli iconici come Ghibli, Quattroporte e Levante, puntando tutto su un SUV: Grecale, scelta rivelatasi un flop. A questo scenario già complicato si aggiunge la politica: dazi, una guerra commerciale in atto e misure ambientaliste europee. Anche la scelta di puntare sull’elettrico non è risultata vincente.

In risposta a questa situazione, il colosso italo francese ha attuato una serie di misure di riduzione dei costi, tra cui chiusura dello stabilimento di Grugliasco, esuberi a Modena e anche il Maserati Innovation Lab ha cessato le attività. Gli sforzi per ridurre le spese non hanno compensato la minore richiesta di modelli che stanno lottando per vincere su competitor agguerriti.

Maserati, parola a John Elkann

Lo scenario appena descritto potrebbe risultare disastroso per la Casa del Tridente, incapace di arrestare questa spirale discendente nonostante la ristrutturazione e le nuove direzioni strategiche in atto. Le parole di John Elkann nell’audizione in Parlamento della scorsa settimana lasciano aperti molti dubbi circa il futuro del brand emiliano, nonostante abbia sostenuto che il futuro di Maserati sia legato a Modena e alla Motor Valley.

La produzione della Maserati
Il futuro della Maserati (Ansa) Quattromania.it

C’è non poca agitazione nei sindacati nonostante i buoni propositi dichiarati dall’erede di Gianni Agnelli. Le recenti difficoltà alimentano i rumor circolati lo scorso anno su una possibile cessione di Maserati a Ferrari o ad altri gruppi esterni a Stellantis. La smentita della vendita non esclude delle potenziali sinergie industriali tra due marchi, ma il futuro della Maserati non è ancora chiaro. Il nuovo amministratore delegato, Santo Ficili, sta affrontando una serie di sfide per cercare di stabilizzare un marchio troppo altalenante. Il 2025 sarà, quindi, un anno fondamentale, segnato dal lancio di prodotti, iniziative commerciali nelle diverse aree geografiche e dal ‘Year of the Trident’, che celebrerà il centenario del brand.

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