La Ford corre ai ripari della sua filiale teutonica con una maxi iniezione di capitali freschi. Scopriamo quanto hanno investito.
La Ford sta prendendo delle decisioni piuttosto difficili a causa della crisi. L’investimento sul settore elettrico, per ora, non ha pagato. Il colosso americano è piombato in una crisi profonda, dovendo anche rinunciare a tante icone del passato.
La Casa statunitense ha distribuito in favore della Ford-Werke GmbH risorse finanziarie per 4,4 miliardi di euro, allo scopo di “sostenere la trasformazione del suo business europeo e aumentare la sua competitività a lungo termine”. Dall’annuncio di formalizzazione del nuovo impegno economico, tuttavia, è venuto fuori un grave problema per la realtà aziendale tedesca.
Il nuovo finanziamento, che segue i 2 miliardi di euro stanziati per la conversione della fabbrica di Colonia, prevede “un contributo in conto capitale per ridurre il debito degli stabilimenti Ford” e ulteriori fondi “per un piano aziendale pluriennale volto a sostenere gli sforzi di ristrutturazione in corso“. Il nuovo programma è focalizzato sul taglio di 4.000 posti di lavoro nel Vecchio Continente, di cui 2.900 in Germania, e sulla riduzione della produzione dell’Explorer e della Capri nell’impianto renano a causa delle scarse vendite di EV in Europa.
L’appoggio della Casa di Dearborn a quello delle altre filiali in tutto il mondo è un segnale importante e “sostituisce la lettera di patronaggio del 2006” che la obbliga a ripianare i debiti della Ford-Werke in caso di inadempienze. Non sono mancati i richiami per diversi modelli top della gamma nel corso del 2025.
Ford non potrà più farsi carico delle perdite della sua filiale, dati gli oltre 5 miliardi di debiti, ma si impegnerà a rafforzarla nei prossimi quattro anni. Per il momento è escluso un addio all’Europa sulla falsariga di quanto deciso dalla General Motors con la cessione della Opel. Il vice-presidente John Lawler, in un’intervista al Financial Times, ha assicurato che vi saranno altre “decisioni difficili” in arrivo nel tentativo di rilanciarsi nel Vecchio Continente. “Non dobbiamo essere disfattisti, ma definire un percorso e capire come renderlo fattibile, ed è ciò che intendiamo fare – ha annunciato il manager come riportato su Quattroruote.it – Non credo che nessuna filiale debba essere lasciata sola, ma dobbiamo continuare a lavorare sulla riduzione dei costi“.
I dazi imposti dal neo eletto Presidente degli Stati Uniti stanno costringendo tutti i costruttori…
La Casa giapponese ha deciso di mettersi in proprio e costruire il suo nuovo SUV…
La Tesla sta attraversando una fase piuttosto complessa e i competitor ne stanno approfittando. Ecco…
In una fase dove si fa un gran parlare di ecologia e fonti rinnovabili, un…
In Google Maps si stanno verificando degli strani problemi negli ultimi tempi. Scopriamo cosa sta…
Per la creazione di un nuovo marchio è avvenuta l'unione di due marchi del gruppo…