In casa Ford potrebbe essere stata trovata una soluzione al problema di tutte le auto elettriche. Ecco i particolari sulla genialata di Detroit.
Il periodo è delicato per i costruttori statunitensi, veri e propri colossi dell’automotive impegnati in delle trattative serrate con Donald Trump, per evitare l’imposizione dei dazi auto, i quali sono temutissimi dai vari marchi. La Ford e General Motors, assieme a Stellantis, sono riusciti a far congelare di un mese i suddetti dazi, ma il Tycoon non ha intenzione di mollare, e la sua volontà è quella di renderli effettivi tra poche settimane ormai.
La Ford, dal canto suo, è impegnata su vari fronti, in quello che non è certo un momento allegro della propria storia, tra richiami e cali delle vendite che si fanno sentire sui conti societari. La scelta di puntare largamente sulle auto elettriche non ha condotto ai risultati sperati, ma ora è stata sviluppata una novità che potrebbe seriamente cambiare le carte in tavola. La Ford ha trovato la soluzione per aumentare l’autonomia dei suoi veicoli elettrici con il freddo, condizione che solitamente non esalta questa tecnologia. Andiamo a scoprire i particolari dell’importante innovazione.
L’inverno porta con sé un chiaro abbassamento delle temperature, ed in determinante aree geografiche, il clima si fa rigido e può causare pesanti problemi ai veicoli ad emissioni zero. Il gelo incide sulle prestazioni della batteria, ed in alcuni casi porta alla perdita di svariati punti percentuale in termini di autonomia. La Ford ha però sviluppato una pompa di calore di ultima generazione facendola debuttare sul ben noto Transit, uno dei veicoli commerciali più famosi prodotti dalla casa dell’Ovale Blu. Essa sfrutta un gas refrigerante a bassa temperatura, in modo da prendere calore dall’ambiente per poi comprimerlo per aumentare la temperatura.
Questa tecnologia ha ora aggiunto una novità , vale a dire l’iniezione di vapore, che migliora sia il riscaldamento che il raffreddamento nei veicoli commerciali. La Ford si basa sul sistema VIHP, ovvero Vapor Injection Heat Pump, che estrae calore da fuori anche con -10 gradi, e va poi a riscaldare con tale calore l’abitacolo, con il minimo dispendio energetico. Il veicolo risulta essere così molto efficiente, e riesce a recuperare sino al 10% di autonomia in più rispetto agli altri veicoli elettrici. L’obiettivo è quello di estendere presto questa soluzione agli altri modelli, e la concorrenza è chiamata a copiare il sistema velocemente.
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