La Volkswagen deve affrontare un guaio non indifferente su un grande numero di sue vetture. Ecco cosa è accaduto su questi tipi di SUV.
In casa Volkswagen si lavora per uscire da una crisi economica che dura da anni, e che ha portato alla chiusura di diversi stabilimenti in giro per il mondo ed a licenziamenti di parte del personale. Pochi giorni fa è stata svelata la Concept Car ID.Every1, che fungerà da base per la ID.1 che verrà lanciata nei prossimi anni. L’obiettivo è ridurre i costi di produzione per le batterie e lanciarla ad un prezzo di mercato di circa 20.000 euro. 
Da qui al 2027, secondo i piani della casa di Wolfsburg, il target è il lancio sul mercato di ben otto nuove auto elettriche economiche, una sorta di ultima spiaggia in chiave elettrica, dopo il sostanziale flop della gamma ID. di questi anni. Nel frattempo, la Volkswagen ha anche un altro guaio da fronteggiare, vale a dire quello di un’ennesima pratica di richiamo che è stata da poco annunciata. La vicenda è stata descritta sul sito web “Motor1.com“, e pare che per le auto interessate ci sia già una soluzione, piuttosto sorprendente per certi versi. Andiamo a scoprirla.
Volkswagen, richiami per i SUV Atlas ed Atlas Cross Sport
Secondo quanto emerso, la Volkswagen ha richiamato ben 177.493 veicoli tra Atlas ed Atlas Cross Sport, prodotti tra il 2024 ed il 2025, a causa di un problema con il coperchio del motore realizzato in plastica, che potrebbe entrare in contatto con le zone calde del blocco propulsore. Questo potrebbe portare ad una vera e propria fusione in alcuni punti, con il rischio di dare origine ad un incendio. Al momento, la casa di Wolfsburg è a conoscenza di alcuni incendi causati da questo problema, e pare che il primo si sia verificato nel mese di ottobre del 2023, anche se la causa effettiva non è stata chiarita.
Altri tre incendi si sarebbero verificati nei 13 mesi successivi, a causa di una copertura del motore installata in modo improprio. Al momento, la soluzione trovata dalla Volkswagen è la rimozione della copertura, con i clienti che, in futuro, potranno decidere di farne installare una nuova sotto il cofano, quando il guaio verrà risolto e saranno state realizzare nuove coperture più efficienti. Entro e non oltre il prossimo 18 di aprile inizierà la procedura di richiamo, e la speranza è che non accada nulla di grave.