Auto, c’è un nuovo pericolo che spaventa tutti: così riescono a fregarci tutti

Al giorno d’oggi, le auto connesse generano tantissimi dati, e spesso non si sa dove vadano a finire queste informazioni. Scopriamo i dettagli.

La tecnologia fa passi da gigante in ogni senso, ed anche nel mondo delle auto ci sono stati enormi cambiamenti. Oltre al debutto dell’elettrico e dell’ibrido, gli ultimi anni ci hanno portato alla conoscenza della connessione, che le ha trasformate in dei veri e propri computer viaggianti. Siamo sempre collegati e possiamo visualizzare i nostri dati sul cruscotto, ma c’è anche un grande rischio in tal senso. Non è infatti chiaro dove vadano a finire tutte le informazioni che vengono generate, ed occorre gestirli nel migliore dei modi per garantire la nostra sicurezza.

Auto grande rischio
Auto fai attenzione – Quattromania.it

La risposta alle nostre domande, come vedremo nelle prossime righe, è stata fornita da un incontro che è partito dalla ricerca relativa all’Automobile Sapiens, con i temi affrontati dall’Automobil Club Milano, in un incontro che è avvenuto durante questa settimana. Secondo quanto emerso, gli automobilisti italiani sono disposti ad accettare il fenomeno delle auto connesse, visto che una su due, secondo le analisi svolte, è appunto connessa alla rete. Il 45% del nostro parco auto è connesso, per un totale di 18 milioni di veicoli, un dato ragguardevole in base alle parole del professore di diritto civile Enrico Al Mureden. Ma entriamo nei dettagli.

Auto connesse, cosa è emerso dall’incontro di Milano

I dati generati dalle auto connesse sono legati all’utente secondo le parole di Enrico Al Mureden, ma vengono prodotti dal veicolo stesso, il che significa che spesso i costruttori spesso vogliono controllarli. Occorre dunque differenziare tra dati utili a migliorare i servizi di mobilità, la sicurezza stradale da quelli legati alle nostre individualità. La regolamentazione europea, tramite vari provvedimenti, tenta di proteggerci nella gestione dei dati, ma ci sono dubbi legati al consenso informato.

Dati auto arriva la spiegazione
Dati auto in mostra – Quattromania.it

Permangono dei rischi di attacchi cibernetica, ma anche alla responsabilità per le violazioni ed alla profanazione degli utenti. In base al parere del professore, servirebbe un chiarimento giuridico su questo delicato tema, perché occorre stabilire a chi appartengono i dati, se alle case, ai conducenti o ai fornitori di servizi. I dati non rientrano nelle tradizionali categorie di proprietà, il che significa che l’interpretazione giuridica ha il compito di collegare le varie discipline. I diritti della persona devono essere tutelati, così come i dati che vengono generati e gestiti dalle nostre vetture.

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