La Ford ha deciso di correre ai ripari richiamando 240.000 SUV per una grave inadempienza nel processo di assemblaggio.
Non è un momento positivo per il brand americano alle prese con diverse problematiche. Negli ultimi tempi sono fioccati i richiami a causa di avaria tecniche piuttosto allarmanti. Un tempo Ford era sinonimo di affidabilità e performance massime. Oggi tanti altri brand hanno avuto modo di superare, ampiamente, il numero di vendite del colosso americano.
L’ultimo maxi richiamo riguarda la Ford Explorer 2020-2021 e la Lincoln Aviator 2020-2021. Due modelli molto in voga negli Stati Uniti. Secondo l’avviso di richiamo, i veicoli potrebbero avere dei bulloni di ancoraggio delle cinture di sicurezza fissati in modo improprio su uno o più sedili. La Casa americana ritiene che il fornitore “potrebbe aver eseguito una rielaborazione non documentata dei sedili al di fuori della normale procedura operativa”, secondo il rapporto di richiamo. I proprietari potrebbero avvertire uno scricchiolio o uno strano tintinnio dai bulloni di ancoraggio della cintura di sicurezza e di riavvolgimento dell’ancora potenzialmente a rischio.
Ancora guai in Casa Ford
La casa automobilistica americana ha riscontrato l’avaria, per la prima volta, il 5 novembre, prima di aprire un’indagine ufficiale il 10 dicembre. Dopo aver visitato il fornitore e aver esaminato i registri, Ford ha deciso di emettere un richiamo per gli Explorer e i Lincoln Aviator costruiti tra ottobre 2018 e giugno 2020. I bulloni fissati in modo improprio potrebbero non trattenere in modo perfetto un passeggero in caso di incidente, aumentando il rischio di lesioni o peggio. La Casa automobilistica ha affermato di non essere a conoscenza di incidenti o lesioni correlati a questo problema. Almeno per ora si sarebbe scongiurato un pericolo.
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Ford ha assicurato di essere a conoscenza di quattro reclami in garanzia relativi a bulloni di ancoraggio allentati o mancanti. Ha anche ricevuto un reclamo da Transport Canada. I fatturati non stanno sorridendo al brand dell’Ovale blu che, a fine 2024, aveva previsto un EBIT rettificato di circa 10 miliardi di dollari (in calo rispetto al precedente intervallo di 10-12 miliardi di dollari), con un cash flow rettificato compreso tra 7,5 e 8,5 miliardi di dollari. Le spese in conto capitale dovrebbero essere comprese tra 8 e 8,5 miliardi di dollari. I numeri in calo in Europa sono dettati, inoltre, dall’uscita di scena di storiche vetture del passato.