Il fondatore di Tesla, Elon Musk, sarebbe pronto a fare la sua mossa per acquisire la Nissan. Scopriamo cosa sta avvenendo al marchio giapponese.
La crisi della Nissan potrebbe essere arrivata a un punto di svolta. I numeri a ribasso dell’ultimo anno avevano spinto i vertici dell’esecutivo giapponese ha prendere una scelta epocale. Per settimane sono andati avanti dei negoziati tra Honda e il brand di Yokohama per cercare una fusione che avrebbe avuto il sapore di un incrocio di prospettive, dato che le Case hanno sempre aggredito il mercato con politiche molto diverse. Oggi sarebbero accumunati dalle tecnologie elettriche che stanno aprendo nuovi scenari.
Le trattative tra Honda e Nissan non si sono concluse. Sembra essere entrato a gamba tesa Elon Musk che, secondo alcuni rumor, potrebbe essere interessato al brand giapponese soprattutto per i suoi stabilimenti negli Stati Uniti. Intanto Nissan ha annunciato che dovrà tagliare 9.000 posti di lavoro, rinunciando al 20% della sua capacità produttiva, nel tentativo di tornare a far segnare numeri positivi.
Il CEO della Casa giapponese Makoto Uchida ha parlato di una situazione molto complessa, che ha determinato l’abbandono dei punti chiave del piano a medio termine dell’azienda e il passaggio alla”modalità d’emergenza”. Uchida ha anche rivisto al ribasso le previsioni di vendita e gli utili operativi per l’anno fiscale 2024. Per ora Nissan ha venduto il 10% delle suo quote della Mitsubishi, per un incasso di circa 420 milioni di euro.
Nissan, voci sull’inserimento di Elon Musk
Il presidente USA, già restio alla produzione di nuove EV, vorrebbe almeno che venissero costruite sul territorio nazionale. Per questo motivo la Tesla potrebbe decidere di rafforzare la sua presenza negli Stati Uniti. La risposta di Elon Musk è arrivata puntuale su X. Nel post si legge “la fabbrica Tesla è il prodotto. La linea di produzione del Cybercab non ha eguali nel settore automobilistico“. Poche parole che sembrano mischiare le carte.
Lo scorso mese Nissan ha annunciato l’intenzione di ridurre la produzione negli Stati Uniti di circa il 25% e di ridurre la forza lavoro di quasi 2.000 dipendenti entro la fine dell’anno. Il piano avanzato da Hizuno prevede la formazione di un”consorzio” di investitori. Vedremo se ci sarà anche l’uomo più ricco del mondo.