Oggi vi racconteremo la storia di una Mercedes davvero pazzesca, che però ha avuto un destino non certo fortunato. Andiamo nei particolari.
La storia delle quattro ruote è piena zeppa di modelli audaci ed unici per il loro design e le varie caratteristiche di cui sono dotati, ed oggi vogliamo raccontarvi le vicende di una delle Mercedes più coraggiose e sfortunate di sempre. Stiamo parlando della C112, una vettura sperimentale a motore centrale, che venne prodotta nel 1991. Era una sorta di banco di prova per testare innovazioni tecniche, e considerando che risale ad oltre trent’anni fa, era davvero straordinaria in ogni dettaglio.
Si trattò della versione stradale della Sauber-Mercedes C11 che corse nel mondiale sportprototipi a partire dal 1990, e sulla quale anche Michael Schumacher corse alla 24 ore di Le Mans, erede della C9 regina in Francia nel 1989. Come andremo a vedere nelle prossime righe, la Mercedes C112 fu prodotta in un solo esemplare, anche se ne vennero ordinate centinaia. Per questo motivo, lo possiamo considerare un progetto non certo fortunato, anche se le premesse per fare bene c’erano tutte. Andiamo a scoprire le sue caratteristiche e la sua breve ma intensa storia.
Mercedes, tutto sulla spettacolare C112 che non fu mai prodotta
Dal punto di vista tecnico, la Mercedes C112 aveva un motore centrale V12 da 6.0 litri con 408 cavalli di potenza massima, che garantiva 312 km/h di velocità massima. Il picco di coppia era pari a 580 Nm, ed è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in appena 4,9 secondi. La vettura era unica nel suo design, con le caratteristiche portiere ad ali di gabbiano che le donavano un tocco magico. Fece il proprio debutto sulla C112 il sistema di controllo della stabilità, con sospensioni a molle idrauliche gestite da un comparto di sensori, mentre il computer interno regolava le sospensioni stesse in base alle informazioni che giungevano proprio dai sensori.
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Su quest’auto vennero provati anche il sistema anti-bloccaggio dei freni, noto come ABS, ed anche l’ASR, vale a dire l’anti-slittamento. Trovava poi spazio un alettone posteriore in grado di essere regolato elettronicamente, in modo da richiedere più o meno deportanza, per essere più performante in rettilineo o in curva. Come anticipato, la Mercedes C112 non fu mai prodotta, pur avendo ricevuto la bellezza di 700 ordini. Questo significa che sarebbe potuto essere un successo, ma la casa di Stoccarda decise di non realizzarla in serie.