E’ un periodo terribile per i principali player del mercato delle quattro ruote. Scopriamo cosa sta accadendo al marchio Nissan, finito in atroci difficoltà.
La crisi sta mordendo anche il Paese del Sol Levante e tutti i big del mercato dell’automotive. Il primo obiettivo della Nissan è quello di rimanere in piedi con una politica di tagli. Gli ultimi fatturati sono stati al di sotto delle aspettative, anche a causa di un frettoloso all-in sui veicoli elettrici che non ha pagato. La Renault si è defilata e il marchio giapponese sta affrontando una profonda flessione, provando a creare una collaborazione con Honda. Dagli ultimi rumor la partnership potrebbe già essere saltata, rendendo indispensabile una risanazione con il sacrificio di migliaia di lavoratori.
Il piano dei vertici della Nissan è quello di tagliare 6.500 posti di lavoro nelle fabbriche di automobili e motori. Il personale sarà abbassato di 5.300 unità entro l’anno fiscale 2025 (1° aprile 2025 – 31 marzo 2026), con altre 1.200 persone da licenziare entro l’anno fiscale 2026 (1° aprile 2026 – 31 marzo 2027). Sono numeri inquietanti che riflettono la gravità del momento storico che sta attraversando il produttore nipponico. Nel mondo vi sono diversi major che sono piombati in una crisi inaspettata.
Nissan, lavoratori in tumulto
Si tratta di un taglio, secondo un annuncio del novembre 2024, che Nissan aveva già anticipato. La forza lavoro sarebbe stata ridotta di 9.000 dipendenti. I restanti 2.500 licenziamenti scaturiranno dalla riduzione della forza lavoro indiretta attraverso un programma di separazione volontaria e dall’eliminazione di posizioni lavorative.
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Il colosso ha spiegato che la capacità produttiva globale si abbasserà del 20%, da cinque milioni a quattro milioni di veicoli all’anno entro l’anno fiscale 2026. Tre stabilimento saranno chiusi, il primo Thailandia durante il primo trimestre dell’anno fiscale 2025. Il secondo chiuderà i cancelli nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2025 e il terzo durante l’anno fiscale 2026. Nissan sta riducendo i turni in due stabilimenti di assemblaggio negli Stati Uniti: Smyrna nel Tennessee e Canton nel Mississippi.
L’obiettivo è ridurre i tempi di attesa a 15 mesi per un veicolo di nuova generazione, passando dagli attuali 52 mesi a soli 37 mesi. Nissan vuole così perfezionare una strategia di “semplificazione del design“, a partire da sei proposte future. Infine, si prevede che la complessità delle parti diminuirà fino al 70%, il che appare un risultato difficile da ottenere con la condizione di crisi attuale.