Lo sfasciacarrozze, è una figura professionale che si occupa del ritiro, della demolizione e del recupero di veicoli fuori uso. Ma quanto guadagna un demolitore d’auto?
In questo articolo esploreremo i guadagni di uno sfasciacarrozze, analizzando i vari aspetti economici legati a questa professione e le potenzialità di profitto derivanti dalla demolizione dei veicoli e dalla vendita di pezzi di ricambio.
Aprire un’azienda di autodemolizione richiede una serie di investimenti iniziali per l’acquisto delle attrezzature necessarie, come gru, presse idrauliche e cesoie per il taglio dei metalli.
Questi macchinari, insieme agli impianti per la gestione dei rifiuti (ad esempio, contenitori per la raccolta differenziata e sistemi di aspirazione per fluidi pericolosi), rappresentano una spesa significativa.
L’investimento iniziale può variare da 50.000 a 150.000 euro per le attrezzature principali, mentre i costi per l’acquisto di sistemi informatici e software gestionali ammontano a circa 5.000 – 15.000 euro.
Il principale guadagno per un sfasciacarrozze deriva dalla rottamazione dei veicoli e dalla vendita dei pezzi di ricambio usati.
Quando un veicolo viene demolito, il demolitore guadagna una somma che può variare tra i 50 e i 150 euro per veicolo, a seconda del tipo di mezzo e delle condizioni in cui si trova. Oltre alla demolizione, un altro flusso di reddito importante è rappresentato dalla vendita di ricambi usati.
Ad esempio, il motore di un’auto usata può essere venduto a un prezzo che varia dai 500 ai 2.000 euro, mentre altre parti come trasmissioni e componenti di carrozzeria possono fruttare cifre che spaziano da 50 a 1.500 euro. La vendita di rottami e materiali di recupero, come i metalli, può portare a guadagni di 0,5 – 2 euro al kg.
Se uno sfasciacarrozze si concentra esclusivamente sulla demolizione dei veicoli, può guadagnare fino a 4.000 euro al mese, tenendo conto dei ricavi derivanti dalla demolizione e dalla gestione dei rifiuti.
Tuttavia, il vero potenziale di guadagno si sblocca quando l’attività di demolizione è affiancata dalla vendita di ricambi. In questo caso, il profitto mensile può triplicare, arrivando a 12.000 euro o anche più, grazie alla vendita di pezzi di ricambio ancora in buone condizioni.
Oltre agli investimenti iniziali per le attrezzature, i costri fissi di un demolitore d’auto includono spese per l’affitto dei locali, che possono variare tra 1.000 e 5.000 euro al mese, e stipendi per i dipendenti, che possono oscillare tra 5.000 e 20.000 euro al mese a seconda del numero di lavoratori e delle qualifiche richieste. Anche le spese amministrative, come utenze e assicurazioni, si aggirano tra 1.000 e 3.000 euro al mese.
I costi variabili, invece, comprendono il smaltimento dei rifiuti non riciclabili, che può avere un costo che va dai 2.000 ai 10.000 euro al mese, e l’acquisto dei veicoli da demolire, con una spesa mensile che può arrivare fino a 50.000 euro.
Una delle principali attrattive del lavoro di demolitore d’auto è che, oltre ai guadagni derivanti dalla demolizione e dalla vendita di ricambi, questa attività può essere combinata con altre attività di recupero e vendita di materiali.
Se l’azienda è ben organizzata, può garantire entrate elevate grazie alla domanda costante di pezzi di ricambio usati e di materiali da riciclare.
Inoltre, con l’aumento della sensibilizzazione ambientale, molti proprietari di veicoli si rivolgono a centri di demolizione autorizzati per smaltire correttamente i loro veicoli fuori uso, garantendo così un flusso costante di clienti e un business in crescita.
Inoltre, la gestione dei veicoli fuori uso è regolata da normative che obbligano i demolitori a seguire procedure specifiche per il trattamento dei rifiuti pericolosi, aumentando la richiesta di centri specializzati.
In sintesi, quanto guadagna uno sfasciacarrozze dipende dalle sue scelte operative. Se si limita alla demolizione dei veicoli, può ottenere un guadagno mensile di circa 4.000 euro, ma combinando la demolizione con la vendita di ricambi e materiali riciclati, il guadagno può arrivare a 12.000 euro al mese o più.
L’attività di autodemolizione è quindi un’opportunità interessante per chi ha il capitale iniziale per investire e per chi è disposto a gestire l’intero processo, dalla demolizione alla vendita dei pezzi di ricambio.
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