Il capoluogo meneghino sta prendendo delle scelte che non stanno pagando. L’ultima trovata è eliminare i parcheggi non a pagamento.
Una grande città dovrebbe garantire servizi prima di chiedere ulteriori sacrifici ai suoi cittadini. Milano rappresenta oggi un simbolo di una Italia decaduta. Una realtà non sicura, sporca e dove il costo della vita ha reso impossibile per un giovane di una fascia media studiarci e specializzarsi in un lavoro. Un tempo la Lombardia era uno dei place to be in Europa, mentre oggi chi ha le possibilità scappa da un contesto sempre più improntato sullo sfruttamento delle risorse.
Si potrebbero aprire immensi discorsi sui costi proibitivi di fitto e acquisto di case, ma oramai il focus è su una pseudo ecologia che collida con una delle metropoli più inquinate d’Europa. La giunta del Sindaco Beppe Sala, dopo l’istituzione della ZTL del Quadrilatero della Moda, ha deciso di prendere un’altra misura contro le automobili. Arianna Censi, assessore milanese alla mobilità, come annunciato dai colleghi sulle colonne di La Repubblica e MilanoToday, ha affermato che si andrà verso una graduale diminuzione dei parcheggi gratuiti, che nei prossimi mesi potrebbero addirittura essere aboliti.
Parcheggi a Milano tutti a pagamento
Il destino di un residente in Lombardia è spendere tutto quello che guadagna. Oramai non c’è più scelta e persino spostarsi a bordo di un’automobile sembra essere diventato un lusso. Ci saranno anche eventi dedicati alle quattro ruote come il Milano Monza Motor Show, ma le auto sono diventate il bersaglio preferito del sindaco. Secondo l’assessore questa decisione è stata presa per preservare i parcheggi dei residenti, che devono avere la possibilità di lasciare l’auto il più possibile vicino casa. In base a una analisi, riportata sulle colonne di AlVolante.it, su 300.000 posti auto totali, 120.000 sono liberi e 180.000 regolamentati, così suddivisi: il 18,2% riservato agli abitanti, il 37,2% con ticket. Il provvedimento sarà avviato prima nelle zone in prossimità delle fermate della metropolitana, in modo da assicurare che i residenti di quelle zone riescano a parcheggiare vicino casa.
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L’iniziativa portata avanti dal Comune di Milano rischia di scontrarsi con l’articolo 7 del Codice della Strada e la sentenza della Cassazione 20293/2024 che ha ribadito l’illegittimità, per violazione del citato articolo, di tutte le delibere comunali che istituiscono parcheggi a pagamento senza che su parte della stessa area vi siano dei parcheggi gratuiti. Il primo cittadino Beppe Sala, in un intervento a radio RTL 102.5, ha dichiarato di avere in mente l’installazione degli autovelox anche nelle strade dove il limite è di 30 km/h nei pressi delle scuole. “Secondo me, qualche rilevatore di velocità sulle strade delicate perché ci sono plessi scolastici a Milano che sono enormi, va fatto”, ha sancito il sindaco.