La Lamborghini è oggi in gran forma, ma in passato ha vissuto dei momenti terribili. Oggi vi parleremo di un’auto che ha salvato il marchio.
Con un totale di 10.687, il 2024 è stato un anno record per il brand Lamborghini, che mai in passato aveva vissuto un momento di forma tanto smagliante. La gamma attuale sta facendo faville, con modelli evidentemente molto apprezzati in ogni angolo del mondo. La Revuelto, prima Plug-In Hybrid della storia del Toro, sta ottenendo risultati eccezionali, e man mano, l’intera offerta di Sant’Agata Bolognese diventerà elettrificata, visto l’avvento della Urus SE, il SUV che ora totalizza oltre 800 cavalli, e della Temerario, che sostituisce la Aventador.
In passato però, anche la Lambo ha avuto momenti difficili, in cui la sopravvivenza dell’azienda è stata messa fortemente in discussione. Gli anni Ottanta furono molto difficili, e proprio nel 1980, venne svelata la rivoluzionaria Lamborghini Athon Bertone, una Concept Car che fu realizzata per risollevare la casa italiana da una profonda crisi. Athon è una divinità egizia, legata al faraone Akhenatan, il Dio del Sole, e fu proprio per questo che si decise di affidarle questo nome, per riportare alla luce il Toro, vittima di un periodo molto complicato.
Lamborghini, la Bertone Athon fu fondamentale
Nel 1978, il tribunale di Bologna decise per il regime di amministrazione controllata per la Lamborghini, in modo da evitare che andasse in fallimento. La Athon fu svelata nel 1980 al Salone di Torino, andando ad anticipare concetti che sarebbero stati usati in futuro. La carrozzeria era formata combinando vari pannelli, tra cui quello laterale inferiore, con minigonna maggiorata, che arrivava sino alla ruota posteriore. Il cofano anteriore era molto inclinato, così come il parabrezza, e c’è da dire che più che ad una supercar, le forme erano simili a quelle di un aereo. Nel video qui postato, caricato sul canale YouTube “Carrozzieri Italiani“, vediamo il gioiello di Bertone in tutta la sua bellezza.
A bordo lo stile era molto minimalista, con interni del tutto rivestiti in pelle, mentre i sedili erano simili a quelli delle abitazioni di quel periodo storico. Ne vennero prodotti solo 53 esemplari, e fu prodotta sulla base della Urico Silhouette. A spingere la Lamborghini Athon c’era un motore 3.0 litri V8 da 260 cavalli, abbinato ad un cambio manuale a cinque rapporti. Le sospensioni, per asse anteriore e posteriore, erano indipendenti. Pensate che venne battuta all’asta nel 2011 per circa 350.000 euro, il che significa che è ricercatissima ancora oggi.