La Mercedes realizzò oltre 40 anni fa un esperimento davvero curioso, producendo una Concept Car che molti hanno dimenticato. I dettagli.
In casa Mercedes il momento è delicato, fatto di scelte e di una riconsiderazione generale delle motorizzazioni per i prossimi anni, con passi indietro continui sul fronte dell’elettrico. Nella giornata di oggi, la nostra intenzione è quella di tornare indietro nel tempo, per parlarvi di una sorta di utilitaria, che non entrò mai in produzione. Si tratta della NAFA, una Concept Car lunga appena 2,50 metri, ben prima della Classe A che fece il proprio esordio sul mercato nel 1997.
NAFA, come avrete potuto capire, si tratta di un acronimo, Nahverkehrsfahrzeug, ovvero veicolo per il trasporto locale, con l’obiettivo che era quello di esaltarsi in città proprio grazie alle piccole dimensioni, ma anche ad un design davvero unico. La lunghezza di 2,50 metri si univa ad una larghezza di 1,50 metri, il che la rendeva un’auto, più simile ad una minicar a dire il vero, dalle proporzioni molto compatte, ideale per scivolare nel traffico cittadino. Di certo, si trattava di un modello che poco aveva a che fare con la gamma Mercedes, che aveva sempre puntato su ben altro.
Ad occuparsi del design della Mercedes NAFA fu Bruno Sacco, che poi si occupò anche della Classe A e della Classe G. Lo stile era ovviamente minimalista, un qualcosa che negli anni Ottanta avveniva di frequente, e le linee erano molto squadrate. Da notare l’inclinazione del parabrezza di ben 45 gradi, con le superfici che erano vetrate. Il lunotto posteriore assunse una forma verticale. Ottimo il comfort offerto a bordo per due persone, con porte d’accesso scorrevoli che consentivano una rapida salita nell’abitacolo.
Questa fu una soluzione studiata per permettere ai proprietari di salire più facilmente a bordo in situazioni di parcheggi molto stretti. La Mercedes NAFA è ricordata per essere stata la prima auto della casa di Stoccarda a trazione anteriore, ed era anche dotata delle quattro ruote sterzanti, con un raggio di sterzata che arrivava così a 5,7 metri. La manovrabilità divenne uno dei suoi punti di forza. Sul fronte motoristico, a spingerla c’era un tre cilindri da un litro con 40 cavalli di potenza massima, ottimale per risparmiare sul fronte del peso su un’auto da città. Come anticipato, l’auto non è mai stata messa in vendita, e fu un gran peccato dal nostro punto di vista.
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