Il brand Mitsubishi per anni è stato un punto di riferimento assoluto in Giappone. Oggi rientra in un potente gruppo.
Chi ha qualche ruga sul viso ricorderà i successi delle Mitsubishi nel campionato Rally. La storia del marchio era intrisa di modelli sportivi, mentre oggi nel listino spiccano city car di segmento A e B e SUV. Il marchio è stato fondato nel 1870 e ha prodotto auto leggendarie. 
Yataro Iwasaki fondò il Gruppo Mitsubishi, inizialmente col nome Tsukumo, puntando su logo con i tre diamanti in vista, mentre il nome attuale arrivò solo nel 1874. In Europa la prima auto importata fu la Lancer, vettura sportiva che lanciò il guanto di sfida, in una eterna lotta sullo sterrato, alla Subaru Impreza. Oggi nel listino sono presenti diversi modelli alla spina e vetture a trazione integrale, ma negli anni ’80 il listino proponeva una coupé e berline dal carattere, tipicamente, racing.
Il nuovo corso di Mitsubishi
La divisione Mitsubishi Motors Corporation è stata costituita solo nel 1970, trovando un successo in Europa importante. Oggi nella gamma non mancano modelli elettrici e ibridi, avendo cominciato un nuovo corso. Rientra nell’Alleanza con Renault e Nissan. Mitsubishi Motors potrebbe non aderire al futuro progetto di fusione tra Nissan e Honda, puntando sui mercati chiave del Sud-est asiatico.
La Nissan, infatti, ha già annunciato la scelta di ridimensionare i legami azionari con la Mitsubishi. La Casa di Yokohama venderà 149.028.300 azioni, pari al 10,2% del capitale, riducendo così la sua partecipazione dal 34,07% al 24,05%. La stessa Mitsubishi acquisterà tutti i titoli, per un esborso totale di oltre 68,6 miliardi di yen, e poi procederà con una cancellazione parziale: saranno annullate 29.805.650 azioni, pari al 2%.
La produzione dei motori della Mitsubishi è legata ad un’azienda di grandi dimensioni, e stiamo parlando della Shenyang Aerospace Mitsubishi Motors, che si occupa dei propulsori delle vetture stradali. Parliamo di una joint venture sino-giapponese, che venne fondata nell’agosto del 1997 a Shenyang. che si occupa, appunto, di produrre i motori a combustione interna della casa nipponica. Nel caso delle Mitsubishi Colt e ASX i motori sono realizzati da Renault, sia per quanto riguarda gli endotermici sia per quanto riguarda i full hybrid.