BYD pesca in Italia per il suo futuro: l’accordo che lascia spiazzata la FIAT, vuole prendersi tutto

Il marchio cinese sta crescendo a un ritmo talmente elevato che sta attirando anche tantissimi talenti italiani, tra cui un ex uomo chiave di FCA che ha un piano nella testa.

I numeri sono dalla parte dei costruttori cinesi. BYD ha registrato un altro anno record con 4,2 milioni di vetture vendite nel mondo (+ 41% sul 2023) con ricavi operativi in crescita del 19% a 68,5 miliardi di dollari nei primi nove mesi del 2024. Il business si sta allargando anche ad altri Paesi, europei (per evitare i dazi) e anche asiatici.

BYD pesca in Italia: accordo in corso
Piano BYD (Media Press) Quattromania.it

La BYD sta progettando uno stabilimento da 1 miliardo di dollari in Indonesia. Un’altra factory sorgerà in Turchia entro la fine dell’anno. L’obiettivo è diventare la potenza assoluta del nuovo car market 2.0. A giudicare dai numeri in Asia ci stanno riuscendo alla grande. Persino il Giappone sta iniziando a tremare davanti all’avanzata del colosso del Paese del Dragone Rosso. La Casa di Shenzhen ha già superato Tesla e conquistato una posizione di leadership nell’industria delle auto elettriche.

BYD alla conquista dell’Italia

Il brand cinese sta mettendo le basi anche sul nostro territorio. A promuovere gli incontri che si terranno a Torino è stato Alfredo Altavilla, ex braccio destro di Sergio Marchionne ai tempi di FCA e attualmente special advisor di BYD per l’Europa. Oramai i colossi cinesi sono in grado di attirare i migliori talenti nostrani.

BYD alla conquista dell’Italia
Gamma BYD (Media Press) Quattromania.it

L’Europa ha una filiera di componentistica di assoluta eccellenza. Devo dire che mi piacerebbe tanto, ed è quello che sto cercando di fare, spingere in particolare la filiera italiana a essere quanto più protagonista possibile in questo percorso. Mi auguro che ci possa essere un’attenzione alla competitività della filiera europea, soprattutto alla competitività della filiera italiana“, aveva dichiarato in una recente intervista rilasciata a Motor1.com l’ex uomo chiave di FCA.

Alla base degli incontri ci sarà la collaborazione tra aziende italiane e BYD. Si tratterà di un primo tassello per analizzare se e come il Made in Italy potrà trovare spazio nei modelli realizzati nel Vecchio Continente. La Casa del Paese del Dragone Rosso, infatti, vuole usufruire di fornitori europei per le fabbriche di Ungheria e Turchia. Le batterie rimarranno cinesi, ma la componentistica sarà europea. Oramai l’invasione è in atto e i marchi del Vecchio Continente dovranno prestare molta attenzione alle mosse strategiche dei colossi cinesi come BYD.

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