Il gruppo Stellantis conclude il 2024 con dei dati di vendita in calo, ma uno dei suoi marchi aveva ottenuto un buon risultato. Ecco la scelta discutibile.
Per Stellantis è arrivato il momento di trovare delle soluzioni a problemi che si ripetono da troppo tempo, e che hanno portato al crollo di vendite del 2024 che ormai è sotto gli occhi di tutti. Il CEO Carlos Tavares ha scelto di dire addio alla propria carica, ed il suo sostituto verrà annunciato entro la fine del primo semestre del 2025. Ma per quale motivo questo colosso delle quattro ruote è finito in una situazione tanto complicata? Sicuramente per delle scelte discutibili, come l’idea di puntare sull’elettrico ed unire le piattaforme dei vari marchi, in modo da risparmiare sui costi di produzione. 
In sostanza, le auto di Stellantis sono troppo similari tra loro, ed anche lo stile dei modelli FIAT e Lancia, marchi italiani che fanno parte del gruppo, hanno perso la loro anima nel corso degli ultimi anni. A proposito della Lancia, la classifica relativa alle auto più vendute in Italia nel 2024 evidenzia un errore colossale, l’ennesimo di questi ultimi anni, che potrebbe avere pesanti ripercussioni sul nostro settore automobilistico. Entriamo nei particolari.
Auto, la Lancia Ypsilon citycar ancora tra le più vendute
Come sempre accade ormai da 13 anni a questa parte, l’auto più venduta in Italia è stata la FIAT Panda, che ha chiuso con 99.871 immatricolazioni, in calo rispetto alle 102.000 e poco più dell’anno precedente. Seconda piazza per la Dacia Sandero, la straniera preferita dagli italiani, mentre il podio è completato dalla Jeep Avenger.
Nell’anno in cui esce dalla produzione, va ancora bene la vecchia Lancia Ypsilon che è nona con 32.167 unità vendute, mentre la nuova versione, disponibile come ibrida ed elettrica, non è partita forte a causa di prezzi di vendita molto elevati. 
La Lancia, sotto la spinta di Stellantis, ha messo fuori produzione la citycar Ypsilon, un’auto da sempre molto apprezzata soprattutto dalla clientela femminile, disponibile come ibrida, a benzina ed anche bi-fuel benzina-GPL. Visti i risultati degli ultimi anni, è incredibile pensare che il gruppo di John Elkann abbia rinunciato ad un modello di così grande successo per sostituirla con un’auto costosa e che non ha ancora creato grandi code nei concessionari. La casa di Torino dovrà sperare in un rialzo delle vendite, perché, viceversa, il piano di rilancio potrebbe non portare i risultati sperati.