Il 2024 è stato un annus horribilis per il car market delle quattro ruote europeo. Vi sono state delle terribili notizie nelle ultime ore. Vi sono solo 3 speranze all’orizzonte.
Come farà l’Europa a uscire dalla crisi in cui è piombata? Il periodo nefasto del Covid-19 e l’invasione russa in Ucraina hanno generato una terrificante situazione per tutte le popolazioni del Vecchio Continente. Non c’è una semplice via d’uscita anche a causa di un mercato in rialzo che, oggi, propone dei costi assurdi per un’automobile nuova. Quest’ultima di ultima generazione è diventata quasi un bene di lusso. Cambiare macchina ogni 3 o 4 anni era la regola in passato, oggi abbiamo uno dei parchi auto più vetusti d’Europa.
Lo scenario non si prevede migliore nel 2025. I numeri parlano chiaro e la crisi non è cominciata lo scorso anno. Il mesto +0,9% nel 2024 sul 2023 con 12.963.614 auto immatricolate in Europa testimonia una drammatica realtà. Difficilmente si tornerà ai livelli pre-pandemia (-18% sul 2019). Gli italiani stanno pensando alle priorità e cambiare auto non rappresenta più una esigenza per molti. Nemmeno con gli incentivi il car market è riuscito a decollare. Stellantis ha chiuso con numeri desolanti.
Tantissime iniziative si sono tradotte in un buco nell’acqua. Gli incentivi per le auto elettriche nei 27 Paesi membri, come spiega l’Unrae, hanno generato ulteriori effetti negativi. C’è un caos sui bonus clamoroso e tutto questo ha mandato in tilt i potenziali acquirenti. La revisione delle sanzioni ai produttori di auto, per il mancato rispetto degli standard di emissione di CO2, è un altro punto focale della situazione. Si rischia un tracollo totale se nelle stanze dei bottoni di Bruxelles i vertici non cambieranno approccio. Si sta solo stendendo un tappetto rosso ai produttori stranieri che stanno cavalcando l’onda della crisi.
La presa di posizione europea per combattere la crisi
E’ arrivato un secco no alle proposte italiane e degli altri Paesi che si sono accordati per evitare le multe. Se partiranno 16 miliardi di euro di multe, con inevitabili ripercussioni su occupazione e fabbriche, sarà la fine. C’è bisogno di una stabilità normativa per favorire gli investimenti dei produttori di auto e scelte consapevoli da parte degli automobilisti. Finché ci sarà il caos, il mercato rimarrà bloccato.
La Commissione europea ha deciso che, entro il 30 gennaio 2025, prenderà avvio un “Dialogo strategico sul futuro dell’industria automotive europea”. Verranno valutate delle misure per rafforzare la competitività del settore. Nel Clean Industrial Deal che la Commissione presenterà il 26 febbraio 2025, ci saranno soluzioni di emergenza per il comparto Automotive per stimolare la domanda di auto pulite.