Il fondatore della Tesla, Elon Musk, deve constatare una flessione nel corso del 2024. Scopriamo le strategia del marchio americano.
Dopo una crescita super rapida del marchio di auto elettriche più famoso al mondo, lo scorso anno c’è stata una battuta d’arresto. Il totale per Tesla, nel 2024, dice 1.789.226. Si tratta dell’1,1% in meno rispetto all’anno precedente, molto al di sotto delle stime del fondatore. Per il secondo anno consecutivo, il valore del marchio Tesla è risultato in calo. 
In base alla classifica dei marchi della Global 500 2025 di Brand Finance, la Casa di Palo Alto sarebbe arretrata del 26% lo scorso anno. Il suo “brand value”, infatti, secondo la società di consulenza strategica, si attesterebbe oggi a 43 miliardi di dollari. Un enorme passo indietro sebbene Tesla conservi una posizione apicale sul car market elettrico.
I dati di Brand Finance, come sottolineato da Cnbc a inizio 2024, mettono in mostra un valore quantificato in 58,3 miliardi ma all’inizio del 2023 era addirittura a 66,2 miliardi. Negli ultimi due anni la Tesla è scivolata al terzo posto della filiera delle quattro ruote, in base al valore dei brand, finendo dietro a Toyota (64,7 miliardi) e Mercedes (53 miliardi).
La reazione di Elon Musk
Un personaggio come il sudafricano naturalizzato americano non sarà rimasto troppo preoccupato dalle classifiche, ma sta pensando a rinnovare la sua gamma di EV. La graduatoria, presentata al World Economic forum di Davos, considera diversi parametri, dal fatturato ai margini, valutando anche alcuni pareri illustri. “C’è chi lo trova fantastico, ma secondo altri non lo è – ha assicurato il CEO di Brand Finance, David Haigh – Per chi intende comprare un’elettrica è molto probabile che la sua personalità influenzi la scelta di un’auto prodotta dalla sua azienda. Ma questo è solo uno dei tanti fattori“. Date una occhiata all’ultima novità della Tesla Model Y 2025. 
“La forza attrattiva del brand si sta indebolendo – ha assicurato Haigh – la Tesla non sarà in grado di vendere quanto oggi e ai prezzi attuali. A meno che il marchio non introduca una gamma di nuovi prodotti in grado di entusiasmare i consumatori e a meno che non riesca a mitigare in parte l’antagonismo suscitato dal suo leader, verrà visto come un’azienda che ha superato il suo momento di picco e inizierà a declinare“.