La Citroen ha realizzato auto iconiche nel corso della sua storia. Una nuova generazione potrebbe diventare molto popolare, anche in chiave elettrica.
I numeri di Citroen sono positivi e stanno facendo respirare il Gruppo Stellantis. La gamma della Casa transalpina è richiestissima alle nostre latitudini e persino la nuova ë-C3 risulta essere gettonata, nonostante un prezzo di partenza tutt’altro che irrisorio. La diretta concorrenza, in Francia, sta rispolverando auto leggendarie. La nuova Renault 5 di ispirazione retrò sta facendo molto parlare di sé. 
La Citroen, invece, potrebbe ridare nuova linfa alla 2CV. L’utilitaria francese segnò un’epoca d’oro per il colosso transalpino. André Citroen in persona elaborò una vettura ideale per la città. Nei primi anni ‘30 i vertici della Casa parigina decisero di puntare sulla Traction Avant. Un’auto interessante ma troppo costosa che non aiutò l’ascesa del costruttore. Nel 1935 André perì e Pierre-Jules Boulanger, nuovo numero 1 del marchio, sposò la linea commerciale di auto economiche e, potenzialmente, avanzatissime.
L’auto fu pensata per un uso rubano e per rendere facile la vita anche ai guidatori meno esperti. La 2CV doveva permettere al conducente di poter salire a bordo con un cappello in testa e presentare una meccanica basilare per una manutenzione semplice. La supervisione del progetto venne affidata ad André Lefèbvre, mentre a Maurice Sainturat fu assegnato lo sviluppo del motore. Alphonse Forceau era incaricato della trasmissione e Jean Muratet al comparto stilistico. Venne fuori un’auto che non ha bisogno di presentazioni perché ha scritto pagine di storia anche sulle strade nostrane.
Il render della nuova Citroen 2CV
Ponendo l’accento sull’accessibilità, una nuova 2CV utilizzerebbe la piattaforma Smart Car di Stellantis, la Casa madre di Citroen, che è riuscita ad abbassare i costi e supportare auto come la nuova C3, la Nuova FIAT Grande Panda e l’Opel Frontera. Il CEO di Citroen Thierry Koskas ha recentemente dichiarato ad Autocar che le batterie sono il più grande ostacolo al taglio del prezzo delle nuove auto elettriche, rappresentando circa il 40% del costo complessivo di un veicolo a zero emissioni.
La nuova 2CV dovrebbe rispondere a esigenze eco ma non solo. Il motore più grande che i tecnici francesi abbiano mai montato sulla vettura originale era un’unità a benzina boxer da 602 cc con 32 cavalli. Il render dei colleghi di Autocar è spettacolare. Non ci sono indicazioni su quando potrebbe arrivare una nuova 2CV, ma farebbe faville sul car market europeo.