Lewis Hamilton ha esordito a Fiorano al volante di una Ferrari S23. Si è parlato molto della scelta che lo ha spinto a Maranello. Finalmente un personaggio illustre ha chiarito che cosa è successo.
Il primo giorno di Lewis Hamilton in Ferrari è stato scandito da una consueta pioggia inglese che ha bagnato il tracciato di Fiorano. I tifosi si sono radunati sul cavalcavia di via Giardini, a Maranello, che si affaccia proprio sul tracciato privato della Casa modenese. Il primo test a Fiorano dell’altro sette volte campione del mondo, Michael Schumacher, il 16 novembre 1995, era avvenuto nella nebbia e in condizioni atmosferiche simili.
Il vincitore di 105 tappe in carriera ha affrontato 30 giri per un totale di 89 chilometri, meno di quanto avrebbe voluto. Purtroppo dal 2025 i test TPC (acronimo di Testing of Previous Cars) sono limitati per i titolari, che non possono superare più di mille chilometri nel corso dell’anno su auto vecchie. Lewis si è riunito con gli ingegneri nel debriefing della sessione, facendo il punto sulle sue prime sensazioni alla guida. E’ corso dai fan e ha salutato la folla ferrarista accorsa. L’approccio di Lewis è stato in punta di piedi e questo è stato apprezzato dalla tifoseria. I suoi primi km sulla Rossa hanno attirato l’interesse di tutti.
La verità sull’accordo di Hamilton con la Ferrari
Alle 13.32 la SF-23 è tornata in pista con il numero 16 di Charles Leclerc. Per il monegasco è l’inizio della sua settimana annata a Maranello. I suoi precedenti compagni di squadra sono stati il 4 volte iridato, Sebastian Vettel, e nelle ultime 4 annate, Carlos Sainz. Quest’ultimo è rimasto spiazzato dall’arrivo dell’anglocaraibico. Ha provato a flirtare con Mercedes e Red Bull Racing, ma Wolff gli ha preferito il debuttante Kimi Antonelli e la squadra anglo-austriaca ha scelto il giovane Liam Lawson. Si è sempre parlato di un corteggiamento asfissiante del Presidente John Elkann, ma le cose sarebbero andate diversamente secondo il padre di Sainz.
Il Matador, in occasione della trasmissione “El Cafelito”, come riportato anche dai colleghi di MARCA, ha annunciato: “Non lo classificherei come un cattivo comportamento quello della Scuderia. Si sono create le circostanze della tempesta perfetta. La Ferrari era contenta di Carlos, ma la possibilità si è verificata perché l’ha creata Hamilton stesso“. In sostanza è stata l’ex pilota della Mercedes ad aver spinto per il cambio di casacca, determinando il successivo passaggio di Carlos al team Williams.