Sergio Marchionne è stato uno dei più grandi manager in assoluto nel campo automotive, e tempo fa fece una profezia sulle auto elettriche.
Il mercato delle auto elettriche non riesce a decollare, e quella spinta che da tanto tempo è attesa fa ancora fatica a fare capolino in un settore che è in seria difficoltà. La vendita delle auto, a livello generale e non focalizzandoci solamente sulle emissioni zero, procede a fatica, con prezzi in continua crescita. Pensate che un veicolo nuovo ha un prezzo medio di circa 30.000 euro al giorno d’oggi in Italia, un aumento del 42% rispetto al pre-Covid-19, cifre che fanno rabbrividire.
In uno scenario del genere, le cose non possono che mettersi male per le auto elettriche, che già dal canto loro hanno dei costi elevatissimi. La tanto attesa parità di prezzo tra le auto ad emissioni zero, le termiche e le ibride non arriva, e tutto ciò non fa altro che peggiorare la situazione, con i lavoratori che vengono licenziati e gli stabilimenti che chiudono, nel nome di una folle idea green che sta facendo solo danni. E Sergio Marchionne ci aveva visto lungo diverso tempo fa.
Auto elettriche, la profezia di Sergio Marchionne
In tempi ormai lontani, quando le auto elettriche non erano così poste al centro della scena come oggi, ed il ban dei veicoli termici era un qualcosa di inimmaginabile, Sergio Marchionne aveva fatto una sorta di profezia sulle auto elettriche, immaginando le difficoltà che avrebbero creato. Il manager aveva anticipato l’aumento dei costi di produzione, che avrebbe poi portato a dei prezzi di listino esagerati, producendo, di fatto, una paralisi di questo settore, non rendendolo competitivo.
In sostanza, il passaggio alle auto elettriche non sarebbe stato, a suo parere, una buona mossa, anche perché avrebbe portato, con le sue scarse vendite, ad un continuo licenziamento di lavoratori e chiusure di stabilimenti, che è esattamente ciò che si sta verificando. Inoltre, secondo Marchionne la vera sfida sarebbe dovuta essere legata al cambiamento del sistema con cui viene prodotta l’energia elettrica, andando quindi a cambiare del tutto i paradigmi delle modalità con cui i costruttori stanno operando in questa fase. E le sue parole, rimaste inascoltate, sarebbero potuto essere un consiglio preziosissimo.