Vi sono vetture della Casa torinese che sono diventate popolari e non hanno avuto eredi. Scopriamo di quale modello si tratta.
Il marchio FIAT è noto oggi per le proposte ibride e alla spina, ma un tempo faceva impazzire gli italiani con motori a benzina e diesel. La gamma attuale è rimasta fedele alla tradizione, almeno nel nome, con il rilancio della 500, della 600 e della Panda, tuttavia il focus sulle berline si è quasi annientato, complice il successo dei SUV, dei crossover e delle city car sul mercato europeo.
La FIAT di cui vi parleremo oggi è stata un successo nella sua epoca. La Tra il 1996 ed il 2003, la Casa piemontese si lanciò nella produzione della Marea. Una vettura classificata come berlina media, che venne costruita, nelle sue versioni per il mercato europeo, negli stabilimenti di Mirafiori, Rivalta e Cassino. Il design della Marea si discostava molto da quello della predecessora Tempra. La linea aveva numerose curve e un frontale sinuoso, con un Cx contenuto nel valore di 0,29. I gruppi ottici anteriori erano ripresi dalle sorelle Bravo e Brava come i paraurti anteriori e i parafanghi, mentre la fiancata e il posteriore risultavano inediti.
La versione wagon si distingueva per i gruppi ottici anteriori che richiamavano la Punto. Questo modello divenne molto popolare anche al di fuori dei confini nazionali e venne costruita anche in Brasile, a Betim, in Polonia, presso Tychy ed anche a Bursa, in Turchia. Venne prodotta per ben 12 anni in Sudamerica, dove registrò diversi primati, risultando una delle auto più vendute in assoluto in Brasile negli anni Duemila.
Le caratteristiche della FIAT Marea
La vettura venne svelata nel 1996 contemporaneamente nelle due versioni, Berlina e Weekend. Venne commercializzata con tre diversi allestimenti: base SX, l’intermedio ELX e la più completa HLX. I motori erano condivisi con le sorelle Bravo e Brava. In Italia la motorizzazione base era un 1.6 16V della famiglia Torque da 103 cavalli associato ad una trasmissione manuale a 5 rapporti oppure ad un’automatica a 4. Ai tempi c’era una FIAT che sembrava una Porsche.
Gli altri motori a benzina erano della nuova famiglia Pratola Serra e comprendevano un 1.8 16V da 113 cavalli e un 2.0 20V benzina da 147 CV. L’avrete provata e vista in strada con la livrea della Polizia. Era un’auto agile e molto facile da guidare. Per questo motivo venne scelta dalla Polizia italiana.