La FIAT è un brand che ha vissuto molti alti e bassi nella sua storia, ed oggi vi parleremo di un’auto considerata un vero e proprio disastro.
Le difficoltà della FIAT che si registrano oggi riportano alla memoria alcuni periodi in cui la casa di Torino rischiò seriamente il collasso, a causa di strategie errate e di modelli che non ottennero il successo sperato. Al giorno d’oggi, sotto la gestione del gruppo Stellantis, questo costruttore ha sempre meno a che fare con l’Italia, cosa che, senza dubbio, non può farci felici. Per il rilancio si sta puntando su diversi SUV, a partire dalla Grande Panda, che verrà lanciata in Italia nel mese di marzo.
Eppure, in passato la FIAT produceva modelli che avevano un loro DNA ben definito, sia nel caso di vetture che hanno ottenuto successo sia quando le cose non sono andate come sperato. A volte, ciò è capitato per progetti eccessivamente arditi, che non sono riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati. Questo è il caso della Stilo, vettura di classe media prodotta dal 2001 al 2010, sia in versione berlina a 2 volumi che station wagon. Presentata al Salone di Ginevra del 2001, venne costruita. Cassino in Italia ed a Betim in Brasile per il Sudamerica.
Come anticipato, la FIAT Stilo fu prodotta in due varianti di carrozzeria, con 3 motori disponibili al lancio, due benzina ed uno a gasolio, aggiungendo poi altre versioni. Le dotazioni di sicurezza e di comfort erano notevoli per l’epoca, come l’airbag a tendina, l’ESP, airbag anteriori e posteriori, sellerei in pelle e sedili a regolazione elettrica. Nel corso del tempo, furono introdotte sempre più novità tecniche utili per provare a sfidare le grandi berline tedesche, ma ciò portò a far lievitare i costi, ed è qui che si spiegarono le grandi difficoltà legate a questo progetto.
Infatti, la FIAT investì dapprima 900 milioni di euro per il lancio della Stilo, con 700 milioni per l’industrializzazione e 200 milioni per lo sviluppo. Si programmò la necessità di venderne 200.000 l’anno per rientrare degli elevati costi di sviluppo, ma in quasi 10 anni ne vennero vendute circa 790.000 mila. Andarono persi circa 2.410 euro per ogni Stilo venduta, e costò alla casa di Torino la bellezza di oltre 2 miliardi di euro, portando il brand quasi alla bancarotta. Fu un vero e proprio flop economico, e risulta essere ancora oggi la vettura più costosa mai sviluppata dalla casa piemontese.
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