Il mondo dei motori sta attraversando una crisi clamorosa che coinvolge anche top brand del settore delle due ruote.
In un mondo in costante cambiamento vi sono pochissime certezze per automobilisti e centauri. I marchi storici sono finiti sotto l’egemonia dei colossi asiatici e persino i produttori di moto nostrani si stanno cinesizzando. Un passo indietro dettato da una flessione dell’intero panorama economico. La Cina si sta avvicinando e dazi o meno tra poco avrà la potenza di fuoco per poter mettere le mani su iconici marchi, come è accaduto già con Benelli.
I numeri del brand sono tornati a volare grazie al know-how cinese. Nel settore delle quattro ruote non sta avvenendo qualcosa di così diverso. Nel momento in cui i veicoli sono stati banalizzati a smartphone su quattro ruote le conseguenze sono state pesanti per i puristi. Oggi un utente saggio preferisce tenersi un vecchio veicolo in garage piuttosto che lanciarsi nell’acquisto di auto nuove costosissime che perdono, velocemente, il proprio valore. Inoltre, la carenza di infrastrutture di ricarica ha portato anche la nicchia di progressisti green a fare un passo indietro.
Il 2024 è stato tra gli anni più bui per i marchi dell’Automotive 2.0. L’intera filiera delle quattro ruote italiana, salvo rare eccezioni, è finita in una crisi profondissima. Anche i top brand stranieri sono piombati in un declino inaspettato. Il settore delle due ruote è rimasto sconvolto dalla flessione repentina della KTM. Il colosso austriaco aveva investito nell’acquisizione della MV Agusta, ma ora rischia tutto di scivolare nelle mani cinesi.
La situazione economica del colosso KTM, in crisi come nessuno poteva prevedere, ha determinato a una serie di cambiamenti. La MV Agusta avrebbe dovuto rappresentare il fiore all’occhiello, avendo un ruolo strategico nella crescita del gruppo austriaco. Si era parlato anche di un ritorno in MotoGP, con un focus anche sulle bici elettriche di nuova generazione. Ora la realtà è ben diversa con voci che spingono verso venti orientali.
Oltre alla presenza di Timur Sardarov che sta cercando di risanare la situazione, secondo i colleghi di Insella.it, il legame forte avverrebbe con QJ Motor. L’alleanza era già nata per la distribuzione delle moto in Cina, per poi valutare anche la possibilità di uno scambio di motori in futuro. A breve la MV Agusta potrebbe passare a tutti gli effetti sotto il controllo QJ Motor.
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