Il motore diesel ha nell’efficienza uno dei suoi più grandi segreti, ed oggi vi parleremo di ujn vero e proprio gioiello su questo fronte. I dettagli.
Al giorno d’oggi, i costruttori danno sempre meno spazio al motore diesel, sino a pochi anni fa visto come il futuro del settore automotive, e che in tempi brevi ha conosciuto una rapida decadenza. L’inizio della fine si è verificato a partire dal 2015, quando scoppiò il dieselgate che colpì la Volkswagen, colosso mondiale del settore automotive, rea di aver truccato le emissioni dei propri motori a gasolio. Da quel momento in poi, è iniziata una vera e propria crociata contro tale tecnologia.
Eppure, il motore diesel ha degli indiscutibili vantaggi rispetto alla benzina ed alle più moderne alimentazioni ibride ed elettriche. Prima di tutto, costa meno fare rifornimento, il che garantisce un netto risparmio in termini di costi di mantenimento ed utilizzo. Inoltre, l’efficienza del diesel permette di contenere in maniera netta i consumi, ed al giorno d’oggi, con i prezzi dei carburanti così elevati, è sicuramente un’alternativa valida. Infatti, le auto diesel sono le più vendute sul mercato dell’usato in Italia, a conferma di un cambiamento di coscienza dei clienti.
Oggi vogliamo parlarvi di quello che è il motore diesel che è risultato come il più efficiente in assoluto. Si tratta di un sei cilindri da 12,5 litri prodotto dalla Weichai power, che ha presentato questa novità in occasione del Congresso mondiale sui motori a combustione interna a Tianjin. Pensate che la sua efficienza termica, mai toccata in passato, è pari allo strepitoso dato del 53,09%. Non si tratta di un motore come tutti gli altri, dal momento che il blocco da sei cilindri ha un peso superiore alla tonnellata, ed è in grado di sviluppare la potenza massima di ben 530 cavalli. La coppia arriva a toccare i 2.500 Nm.
Se si riesce a migliorare l’efficienza termica dal 45% al 53%, si hanno risultati molto positivi anche sul fronte dell’inquinamento. Prima di tutto, si riduce del 14% il consumo energetico, che produce una diminuzione delle emissioni di carbonio di 97 milioni di tonnellate all’anno, un vero e proprio cambiamento radicale su questo fronte. Ciò frutterebbe dei risparmi notevoli anche ai camionisti ed ai trasportatori, perché si potrebbero risparmiare sino a 12.000 litri di carburante su una percorrenza media di 250.000 km ogni anno.
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