Il Codice della Strada, nella sua nuova forma, è attivo da oltre un mese. Ora arriva una nuova polemica e di soluzioni non se ne vedono.
Entrato in vigore da poco più di un mese, dal 14 di dicembre per l’esattezza, il nuovo Codice della Strada ha suscitato critiche e polemiche, venendo accusato di essere troppo estremo nella sua forma. Il pugno di ferro viene utilizzato in diverse situazioni, con la novità della sospensione breve della patente, che sin qui pare aver suscitato qualche cambiamento nelle abitudini degli automobilisti. Baristi e ristoratori, a quanto sembra, lamentano un calo nelle vendite delle bevande alcoliche, e questo non è di certo un male, visto che quando ci si mette al volante è importante essere pienamente lucidi.
Tuttavia, le polemiche sono soprattutto legate ai famosi test anti-droga, che spesso possono far scattare dei falsi positivi in coloro che assumono determinati tipi di farmaci. Matteo Salvini ed i rappresentanti del governo si sono affrettati a smentire tali possibilità, ma non sono mancati dei casi in cui chi aveva assunto dei medicinali è stato colto in fallo da questi controlli. Ora, l’allarme viene lanciato da associazioni che combattono una condizione medica piuttosto seria, i cui affetti necessitano di cure stabili e di farmaci salvavita. Scopriamo cosa sta accadendo.
Il nuovo Codice della Strada ha suscitato polemiche anche da parte di chi utilizza determinati farmaci, che possono alterare i test anti-droga della polizia generando falsi positivi. Una nuova accusa è arrivata dalla Lega italiana contro l’epilessia e la Federazione italiana epilessie, che hanno chiesto un tavolo tecnico ai ministeri così da stabilire quali farmaci assunti a scopo terapeutico sono ammessi nel nuovo codice. Le nuove normative, infatti, possono punire chi usa droghe, ma il problema è che alcuni farmaci potrebbero contenere delle sostanze che non sono in regola con i controlli.
Carlo Andrea Galimberti, presidente di Lice, ha affermato che l’articolo è stato riformato in maniera generica, e che non ci sono precisazioni su cosa si intende per sostanze psicotrope. I farmaci anticrisi a rischio sarebbero i barbiturici o le benzodiazepine, e la richiesta è quella di includere, appunto tra i farmaci permessi dal Codice della Strada, quelli appena citati, in modo da tranquillizzare chi è affetto da tale condizione possa guidare senza temere i test anti-droga.
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