Continuano ad arrivare diverse innovazioni nel campo dei motori, ed alcune di esse ci lasciano davvero senza parole. Ecco la novità più assurda.
Il motore è il cuore di un’auto, un qualcosa di imprescindibile per consentire al veicolo di muoversi. Occorre che tutto funzioni alla perfezione per evitare che si verifichino guasti tecnici o eccessivi consumi, e nel corso degli ultimi anni, la ricerca è andata nella direzione di soluzioni più sostenibili e che limitino anche l’inquinamento. Una soluzione a dir poco rivoluzionaria è arrivata dall’azienda Astron, che ha prodotto Omega 1, un propulsore che tanto ha fatto discutere sin dal suo esordio assoluto.
Si tratta, nello specifico, di un motore a combustione interna rotante che è privo di pistoni, e che potrebbe candidarsi a salvare il mondo degli ICE, offrendo anche in futuro un’alternativa all’elettrico. Il motore rotativo Omega 1 è stato sviluppato da Astron Aeropsace, e secondo i produttori, potrebbe addirittura essere un concorrente diretto delle nuovissime tecnologie. La società di ingegneria vuole elevare al massimo il potenziale dei motori termici, in modo da mantenere elevata la loro redditività in chiave futura, ed al contempo, limitare al massimo le emissioni di carbonio, offrendo un’energia che possa essere sempre più pulita.
Il motore Omega 1 di Astron funziona in modo del tutto diverso rispetto agli ICE tradizionali, dal momento che opera a tassi di compressione più alti ed offre un’efficienza maggiore, cosa che si traduce in minori consumi. Esso è compatto e potente, con due anelli a forma di ciambella che girano in modo sincronizzato grazie ad una serie di ingranaggi, ed il tutto, va così ad eliminare i pistoni. Omega 1 ha poche parti mobili, il che lo rende molto più leggero, e funziona con un combustibile ad idrogeno rinnovabile, altra novità che non possiamo non sottolineare.
Ovviamente, trattandosi di una rivoluzione così marcata, siamo ancora in fase di test, in modo da poter verificare aspetti come l’economicità, l’affidabilità e la praticità, in modo da poter inserire, un domani, un motore del genere in un mercato di massa. Al momento, è ancora molto difficile pensare che questo tipo di motore possa entrare in un settore automotive generale, sostituendo del tutto i motori termici attuali. Tutto dipenderà da quelli che saranno i risultati di questi famigerati test, sui quali ci sarà, a questo punto, un’attenzione a dir poco notevole.
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