Il marchio Tesla, pur restando al vertice del mercato dell’elettrico, ha chiuso il 2024 con la maglia nera in una precisa classifica. Ecco i dettagli.
Non sono tempi positivi per il mondo delle auto elettriche, almeno per quelle che fanno parte dei mercati occidentali, Cina esclusa in sostanza. La Tesla ha chiuso con un calo delle consegne nel 2024 per la prima volta in 10 anni, immatricolando 1,8 milioni di veicoli a livello globale, con un 1,1% in meno fatto registrare rispetto all’anno precedente. La compagnia di Elon Musk soffre l’avanzata dei colossi cinesi, che sono sempre più vicini ai suoi numeri, a cominciare dalla BYD che avanza alla grande in Europa. 
Il 2025 sarebbe dovuto essere l’anno della Tesla Model 2, un’elettrica low cost da soli 25 mila euro, la cui produzione era prefissata in Germania, nella Gigafactory situata alle porte di Berlino, ma tutto è saltato. A quanto pare, Elon Musk sta iniziando a rivolgersi ad un altro tipo di mercato, con l’unveiling dei robotaxi che è un esempio lampante in tal senso, avendo intuito il momento di difficoltà delle BEV. La casa texana ha fatto registrare anche un altro dato molto negativo nel 2024, che deve far riflettere sulla qualità costruttiva di queste vetture.
Tesla, record di richiami per la casa nell’anno appena concluso
Uno dei temi più discussi nel corso degli ultimi anni, e che purtroppo siamo costretti ad affrontare sempre più di frequente, è quello dei richiami, che sono all’ordine del giorno. In totale, nel 2024 sono stati richiamati per controlli e riparazioni un totale di 25 milioni di veicoli negli USA, a causa di problematiche molto vaste, tra etichette errate e gravi guai sul fronte della sicurezza. La Tesla ha chiuso al primo posto con ben 5 milioni di auto richiamate, facendo meglio (in negativo, s’intende), di Stellantis e della Ford, con quest’ultima che aveva sempre indossato la maglia nera negli ultimi anni.
La compagnia di Elon Musk ha dovuto fronteggiare una quantità impressionante di problemi, come malfunzionamenti elettrici e perdite di liquidi, che potevano portare, ed in molti casi hanno effettivamente provocato, degli incendi alla rottura ed all’apertura automatica dei portelloni del pick-up Cybertruck. La Tesla è dunque finita nel mirino dell’ente governativo NHTSA, che ha stabilito in 5.135.697 il totale delle auto richiamate da questo costruttore. Un disastro su tutta la linea, che dovrà portare ad un serio ripensamento delle politiche di produzione e del controllo qualità in chiave futura.