L’intera industria dell’Automotive è piombata in una crisi profonda nel Vecchio Continente. Il mercato è cristallizzato anche da una legge che continua a far discutere.
I numeri del car market europeo sono stati impietosi nel 2024, tracciando la crisi definitiva dell’elettrico e un rallentamento generale che non vedrà più un ritorno ai numeri del periodo pre-Covid-19. Le auto, mediamente, sono sempre più care e gli italiani stanno soffrendo di una inflazione record. Lo scenario sta spingendo tutti a tenersi strette le care vecchie auto con motori tradizionale.
La transizione elettrica avrebbe richiesto una economia forte. Al contrario per i giovani possedere un’auto non rappresenta più uno status symbol. Le priorità sono altre e per di più i prezzi sono cresciuti in modo esponenziale. Cambiare auto è diventato un lusso per pochissimi che hanno ancora l’opportunità di pagare assicurazioni e bolli molto elevati per guidare un’auto di alto profilo. Come se non bastasse il superbollo, da dicembre 2023 è stata introdotta una legge che ha, letteralmente, impoverito gli italiani.
Tutti i veicoli a motore, escluse pochissime eccezioni, devono essere assicurati per la responsabilità civile, anche quelli che non circolano o che sono parcheggiati in aree chiuse private. Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 290 il 13 dicembre 2023, ha modificato il Codice delle assicurazioni private (CAP), eliminando la possibilità di non assicurare i mezzi che non sono in marcia, che sono in sosta o che percorrono aree non accessibili al pubblico.
Una mazzata per gli automobilisti italiani
Un tempo in una famiglia c’erano più auto. I collezionisti amavano, inoltre, tenersi strette le care vecchie auto storiche, ereditate da zii e nonni. L’obbligatorietà dell’assicurazione anche alle auto ferme in rimessa sta creando ulteriori affanni perché, unita al fatto che l’Rc Auto è aumentata ancora come prezzo medio, la disposizione ha, ulteriormente, frenato il mercato fagocitato dalle novità della Cina.
Se prima una persona poteva permettersi 2 auto, magari una per circolare e un’altra con assicurazione staccata, ferma in un box sotto un telo, oggi avere 2 auto vuol dire pagare per forza 2 assicurazioni a caro prezzo. Un ingolfamento che l’Europa avrebbe, assolutamente, dovuto evitare in un periodo di grande crisi. Gli italiani sono stati costretti ad adeguarsi alla legge, sborsando ulteriori euro o cedendo l’auto non assicurata. Anche nel 2025 rimarrà l’obbligo di assicurazione RC auto per le auto ferme parcheggiate in aree private. Un obbligo che deriva da una norma europea del 2022 recepita con decreto legislativo 184 del 22 novembre 2023.