Sarà super aggressiva come la mitica prima serie. A dirlo è stato il CEO della Lancia e a giudicare dalle prime rappresentazioni grafiche la prossima Delta sarà, realmente, un must have.
In un mondo in costante cambiamento vi sono cose che non dovrebbero mai essere toccate. Una di queste è la passione per le auto del passato. Purtroppo c’è una netta differenza tra l’amore con cui i designer elaboravano dei progetti destinati a fare la storia negli anni ’80 e ’90 dal concetto di auto nel nuovo millennio. E’ palese che l’epoca d’oro è finita da un pezzo e tra proclami green e nuove tecnologie in arrivo vi sia la necessità di guardare al passato per costruire un futuro migliore.
Dopo la piccola Ypsilon, la Delta è il secondo modello più venduto nella storia del marchio Lancia con 776.970 unità realizzate di cui 525.231 unità della prima serie, i 138.980 esemplari della seconda serie e i 112.759 esemplari della terza serie. E’ palese già dai numeri che fu la prima generazione a far innamorare gli italiani. Squadrata, massiccia e cattivissima, inizialmente, la prima serie della Delta montava due motorizzazioni: il 1301 cm³ da 75 CV, poi spinti a 78 nel 1982 e il 1498 cm³ da 85 CV.
La Delta divenne grande anche nel campionato mondiale rally, celebrando i primati di vittorie di gara (46) e titoli costruttori (6) tra gli anni 1980 e 1990. Una storia che si interrotta con le gen successive che non erano più improntate sulla sportività autentica. I fasti del segmento B e quei motori termici sono morti da un pezzi, ma la nuova Delta non si farà, esclusivamente, sull’impronta elettrica. Per la gioia dei puristi i vertici della Casa piemontese hanno deciso di fare una inversione a U e riformulare le proprie credenze green. Se lanciata, esclusivamente, in una versione full electric la Delta non sarebbe più attesa né desiderata dalla vecchia guardia.
I tecnici potrebbero propendere per motorizzazioni tradizionali sotto il cofano della prossima Delta. Inoltre, dovrebbe essere interamente realizzata, secondo le ultime indiscrezioni, presso lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco. Si attende una data ufficiale, ma dai primi rumor si parla di fine 2028 o primo trimestre 2029. Il target sarebbe quello di produrre 10.000 unità all’anno.
Il marchio torinese necessita di ritrovare una stabilità e l’a.d di Stellantis, Carlos Tavares, aveva aperto alla possibilità che fosse Melfi ad occuparsi della produzione della nuova Delta. Ci sarà una costruzione sulla piattaforma STLA Medium, tra cui la nuova Lancia Gamma in arrivo del 2026, dovrebbero essere prodotte nello stabilimento di Melfi. Date una occhiata al rendere sulla pagina IG tda_automotive.
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