Il Motorsport è cambiato moltissimo negli ultimi 20 anni. L’arrivo dell’IA porterà ulteriori stravolgimenti nelle massime categorie? Giudicate voi da questa sfida.
Se volgeste lo sguardo alle stagioni in cui in pista c’erano Michael Schumacher in lotta contro Juan Pablo Montoya e Kimi Raikkonen vedreste uno spettacolo totalmente diverso rispetto a quello attuale. Tranquilli le videocassette non sarebbero in bianco e nero e soprattutto non vi annoiereste. Nel nuovo millennio siamo passati dai motori V10 a quelli V8 sino alla rivoluzione delle Power Unit ibride V6.
Nel 2026 la Formula 1 cambierà volto con il lancio di nuove monoposto con motori con ancora più parte elettrica. Vi sarà un perfetto equilibrio tra parte termica ed elettrica. Le prestazioni dei piloti sono cambiate già tanto ma anche il sound dei motori. La tecnologia si è spinta così in avanti da limitare l’importanza del pilota all’interno dell’abitacolo.
Le vetture attuali così estremizzate in ogni aspetto che hanno persino reso difficile i sorpassi senza DRS. Per questo motivo, tornando alle sfide che entusiasmavano i fan della F1 di 20 anni fa c’era maggiore imprevedibilità. In futuro il circus potrebbe abbracciare innovazioni tecniche in linea con l’andamento eco del prodotti stradale. C’è chi parla di full electric o idrogeno ma c’è un altro elemento che sta animando le discussioni in tutto il mondo. L’introduzione dell’intelligenza artificiale ha avuto già un impatto su molti lavori e cambierà, radicalmente, la nostra visione anche delle auto.
Motorsport, arriva l’IA
Gli ingegneri stanno elaborando veicoli che combinino con successo intelligenza artificiale e autonomia meccanica, dando vita a una serie di corse contro vetture tradizionali. Durante l’A2RL, l’evento massimo “The Prestige” ha preso vita sul tracciato di Yas Marina Circuit. Grazie alla collaborazione con Japan Race Promotions, otto team competitivi, ciascuno dotato di ingegneri e programmatori, hanno avuto accesso esclusivo a veicoli identici Dallara Super Formula SF23.
La squadra di TII ha affrontato l’ex pilota di F1 Daniil Kvyat in Red Bull Racing. Il veicolo autonomo ha colpito un muro durante il giro di riscaldamento. L’incidente ha sollevato preoccupazioni sull’affidabilità dei sistemi di IA in situazioni ad alto rischio, evidenziandone i limiti in situazioni impreviste. Saranno ancora necessari anni di ricerca prima che i mezzi con IA possano eguagliare l’efficienza di un pilota umano. Per ora la supremazia dell’essere umano ha fatto la differenza, ma il futuro dell’automobilismo è una pagina bianca tutta da scrivere e non è detto che ci sarà la mano dell’uomo.