Valentino Rossi, paragone da infarto: il manager svela la verità sul suo ritiro

Il 9 volte iridato, Valentino Rossi, ha creato una immagine mitica in MotoGP. Il suo ritiro è stato raccontato dal manager del neo campione del mondo, Jorge Martin.

Valentino Rossi è stato il più grande pilota di tutti i tempi della classe regina. Il Dottore è l’unico pilota della storia del Motomondiale ad aver conquistato un titolo in tutte e quattro le classi (125, 250, 500 e MotoGP) del Motomondiale. Su BMW con il team WRT ha trovato la sua nuova dimensione nel GT dopo essersi cimentato nell’abitacolo di un’Audi R8 LMS GT3.

Valentino Rossi, paragone da infarto
La verità Valentino Rossi (Ansa) Quattromania.it

Uno degli uomini più importanti nella storia del campione italiano è stato Davide Brivio. In Honda, dopo aver vinto i primi tre titoli tra il 2001 ed il 2003, si spostò in Yamaha per risollevare le sorti della casa di Iwata. Con Brivio ha fatto la storia. Dopo il passaggio in Ducati, nel 2015, ci fu l’ultima chance per il Dottore per vincere il decimo titolo della sua carriera.

Per Valentino Rossi fu l’inizio della fine perché poi le sue performance crollarono. La battaglia persa con lo spagnolo lo condusse in un vicolo cieco sino a terminare la sua carriera, nel 2021, in sella alla moto satellite della Casa giapponese. Il manager di Jorge Martin ha parlato del ritiro di Valentino Rossi. Secondo il pubblico “sta crescendo” di nuovo e il Mondiale sta tornando quello che era” dopo un calo fisiologico.

Valentino Rossi, paragone clamoroso

Perdere Valentino Rossi non è facile, lui è stato il Michael Jordan delle moto quando si è ritirato. Ebbene è logico che ci sia un calo dovuto a tutte le migliaia e centinaia di migliaia di followers e milioni di follower che Valentino aveva. Adesso devono rimettersi in gioco“, ha spiegato Fonsi Nieto, persona di fiducia del campione del mondo della categoria Jorge Martin in Pramac sino alla fine del 2024.

Valentino Rossi, paragone clamorose
L”annuncio di Valentino Rossi (Ansa) Quattromania.it

Conta molto anche che in passato in Spagna le gare si svolgessero in diretta televisiva. Adesso sono canali a pagamento, quindi è anche logico che lo guardino meno persone, ma i Mondiali crescono. Quest’anno con il nuovo logo e tutte le cose che sono successe e la spettacolare Coppa del Mondo che abbiamo, sono sicuro che arriveranno molti nuovi tifosi e la Coppa del Mondo crescerà sempre di più con sempre più giovani che la seguiranno”, ha concluso l’ex pilota e manager sulle colonne di AS.

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