Gli Agnelli vantano un giro di affari miliardario. Hanno avuto la capacità di differenziare i loro business, promuovendosi in prima linea in un nuovo ambito.
C’è chi ha la capacità di crescere anche nei periodi più di crisi e gli Agnelli hanno dimostrato di saper cavalcare le economie globali in diversi periodi storici. Soldi richiamano altri soldi se si ha la possibilità di provare a fatturare in diversi ambiti top. Con il panorama attuale dell’Automotive bisognerebbe anche riuscire a contenere i danni, sfruttando settori che stanno esplodendo. 
E’ stata la pandemia da Covid-19 a mandare in tilt una filiera dell’auto che, almeno alle nostre latitudini, viaggiava a gonfie vele nel 2019. Da lì in avanti il mondo è cambiato per sempre. I grossi colossi automobilistici si sono uniti alla ricerca di una soluzione che potesse permettere al business di crescere. Dopo l’hype iniziale per la fusione tra PSA e FCA il Gruppo Stellantis è andato in crisi e nel 2024 i numeri sono calati e si è anche dimesso l’amministratore delegato Carlos Tavares.
Nonostante i risultati non in linea con le aspettative, la famiglia Agnelli-Elkann gode di un impero economico strepitoso. L’erede designato da Gianni Agnelli, John Elkann, controlla attraverso anche la Giovanni Agnelli Bv, la maggioranza di Exor, la holding che è azionista tra le altre di Juventus, Ferrari e Stellantis. Gli Agnelli gestiscono attività miliardarie. Il figlio di Margherita Agnelli e Alain Elkann vanta anche la poltrona di Presidente della Scuderia Ferrari. Con lui al comando la Rossa sta tornando ad essere una regina in pista.
La nuova attività degli Agnelli
La famiglia piemontese può contare sul Gruppo Exor ha già un Gross Asset Value (valore lordo degli attivi) di oltre 33 miliardi di euro: il 65% deriva dalle partecipazioni in Ferrari, Stellantis e CNH industrial. Ora ha deciso di lanciarsi nel settore della salute. L’healthcare oggi è un ambito molto chiacchierato dopo la pandemia da Covid-19. Una nuova piattaforma che si chiamerà Leverbio investirà fino a mezzo milione per ciascun progetto di ricerca. 
L’healthcare presenta un valore del 10% degli asset di Exor, che ha quasi finito di reinvestire gli 8,6 miliardi ricavati da Partner Re. La holding ha stretto una collaborazione con la sgr Claris Ventures per lanciare una piattaforma di investimento su progetti di ricerca di università, centri e ospedali capaci di sviluppare nuovi farmaci. Si tratta di una piattaforma di raccolta di progetti biotech in atenei che potranno diventare il canale di sviluppo di una nuova realtà fondata grazie agli investimenti del gruppo degli Agnelli e dalla Claris.