La Dakar 2025 è ormai ai blocchi di partenza, ed oggi vi parleremo della storia di questa competizione. Ecco perché si chiamava Parigi-Dakar.
Dal 3 al 17 di gennaio si disputerà l’edizione 2025 della Dakar, il rally raid più famoso, pericoloso ed affascinante del mondo, una competizione per veri eroi del volante. Lo scorso anno, il successo è andato al grande Carlos Sainz, che ha portato l’Audi a trazione elettrica al trionfo, all’ultima presenza prima del ritiro della casa di Ingolstadt da questa competizione. Nella giornata di oggi, vogliamo raccontarvi la storia di questa mitica gara, tornando indietro nel tempo ed analizzando ciò che tutti si chiedono relativamente al cambio di nome.
Infatti, questa gara in passato era nota come Parigi-Dakar, mentre oggi si chiama solo Dakar, ma non ha più nulla a che vedere con la capitale del Senegal, dal momento che si corre da tutt’altra parte. Per la sesta volta consecutiva, infatti, si terrà in Arabia Saudita, con la partenza che è prevista nelle prossime ore a Bisha, e la competizione si svolgerà su un totale di ben 7.700 km. A questo punto, andiamo a scoprire cosa è accaduto negli ultimi anni e cosa c’è dietro al cambio di rotte e della denominazione della gara.
La prima edizione di quello che oggi è noto semplicemente come Rally Dakar risale al 1979, e da quell’anno sino al 2007, la corsa si è svolta principalmente tra Europa ed Africa. Per la precisione, dal 1979 al 1991, ed anche nel 1993, nel 1994, nel 1998, nel 2001 e nel 2001 si partiva da Parigi e si arrivava a Dakar. Nel 2008 la gara è stata annullata per il rischio di attentati terroristici, ed è dal 2009 in poi che è stata spostata in Sud America, sino a spostarsi nuovamente in Arabia Saudita, dove si corre ancora al giorno d’oggi.
Dunque, si decise di cambiare il luogo in cui veniva svolta ed il nome proprio per via di una situazione di grave pericolo riguardante il rischio di attentati terroristici. I concorrenti europei erano stati presi di mira principalmente nello stato della Mauritania, dove alcuni turisti erano stati uccisi il 24 di dicembre del 2007. A quel punto, l’organizzazione decise di rompere i ponti con la tradizione e di spostare l’evento oltreoceano, ed oggi si corre stabilmente nel deserto dell’Arabia Saudita. Di sicuro, sono venuti meno i legami con il passato, ma la sicurezza dei piloti è stata garantita.
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