Sembrava una rivoluzione epocale ma si è trasformato in un caso che sta facendo discutere gli italiani. Scopriamo il “free flow” più contestato d’Italia.
Il sistema Free Flow è un metodo di esazione che permette di pagare il pedaggio senza soste né rallentamenti. Come funziona? Specifici portali di rilevamento installati lungo il percorso determinano l’immediata identificazione e la classificazione del mezzo al suo passaggio, consentendo il calcolo automatico dell’importo dovuto per il tratto autostradale percorso.
Il Free Flow determina dei vantaggi agli utenti e benefici green: senza alterazione dei flussi di traffico aumentano i livelli di sicurezza e riducendo le emissioni inquinanti dei veicoli in attesa. Il sistema innovativo consentirà di rimuovere progressivamente i caselli e le barriere autostradali per un’esperienza migliore e senza intoppi. Dal 1° settembre 2024 il sistema fluido Free Flow è attivo nella tratta tra Asti e Castagnito. I portali del sistema Free Flow sono usati per l’esazione del pedaggio.
Il sistema Free Flow interessa esclusivamente il tronco II (da Marene sulla A6 a loc. Rocca Schiavino sulla SS231). Il tronco I (da Cuneo a Massimini sulla A6) non avrà modifiche e continuerà ad essere gestito con le modalità di esazione tradizionali. Il passaggio al Free Flow è costituito da 8 portali in linea e un portale dedicato all’ospedale di Verduno.
Sul sito Cuneodice.it emergono testimonianze clamorose sul servizio free flow. Un utente, in data 23/12/2024, è transitato sotto il free flow per affrontare la tratta Castagnito/Tangenziale-Asti e ritorno. Il 26/12/2024, inserendo la targa nel sistema informativo AtCn, ha emesso che dovrebbe pagare ben 14,02 €. Dopo aver accertato dal sito che il costo delle due tratte (a/r) è di 5.38€, è emerso una amara verità: il transito non pagato nel sistema free flow pari a 5,38 €, un Rmpp su sistemi free flow di 2,44 € e spese per altri 6,20 €. Un extra che lascia allibiti e non è la prima volta che il sistema viene criticato.
A sua insaputa un utente è transitato sotto i portali 1 e 2 (Costigliole/Govone – Isola d’Asti) il 24 novembre. Il transito viene caricato come costo, ma non dettagliato e dovrebbe essere per deduzione di 2,44€. Il mancato versamento di quanto dovuto determinerà il recupero forzoso del credito con il conseguente aggravio delle spese a carico del debitore. Piuttosto che migliorare la vita degli automobilisti, il sistema ha creato un caos clamoroso.
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