Carlos Tavares ha rassegnato le dimissioni da CEO di Stellantis quasi un mese fa, ed ora arriva una buona notizia. Tanti i posti di lavoro salvati.
All’interno del gruppo Stellantis è iniziata una vera e propria rivoluzione, a seguito delle dimissioni dell’ormai ex CEO Carlos Tavares, comunicate domenica primo dicembre. Il crollo delle vendite e la situazione di crisi estrema hanno prodotto una situazione molto difficile da risolvere, ed in Italia ne sappiamo evidentemente qualcosa. La produzione di auto nel nostro paese, prima dell’avvento della holding multinazionale olandese, si attestava sul milione di unità all’anno, ed ora siamo sotto i 400.000 veicoli prodotti.
Tutto ciò ha prodotto pesanti tagli ai posti di lavoro, come sta accadendo a Mirafiori, ma anche a Pomigliano d’Arco, e dicembre è stato un mese di violente polemiche da parte dei lavoratori. Dopo tante brutte notizie, dagli Stati Uniti d’America è arrivato il primo segnale positivo da Stellantis successivo all’addio di Tavares, che aveva già deciso per un notevole taglio ai posti di lavoro. Tanti dipendenti sono stati salvati da un destino che sembrava ormai segnato, anche se l’uscita dalla crisi è ancora ben lontana, ma è sicuramente un buon inizio.
Secondo quanto riportato dal sito web “Carscoops.com“, Stellantis ha fatto un passo indietro sul licenziamento di 1.139 dipendenti previsto presso lo stabilimento Toledo Assembly, in Ohio, che era stato deciso dall’ormai ex CEO Carlos Tavares. I posti di lavoro sono stati salvati in extremis ed i dipendenti sono stati avvisati della buona notizia nei giorni immediatamente successivi al Natale, dopo quello che sarebbe dovuto essere il loro ultimo turno di lavoro. Tavares aveva scelto per il licenziamento di queste persone già a novembre, in modo da ridurre i numeri di turni di lavoro nel sito dove vengono prodotte le Jeep Gladiator.
Il numero di auto prodotte è troppo elevato in relazione alle vendite, che sono calate parecchio negli ultimi mesi per questo modello. La decisione di Stellantis era relativa alla parte di stabilimento che si occupava di produrre la Jeep Gladiator, visto che in quel di Toledo nasce anche la Jeep Wrangler. Nessun dipendente verrà dunque licenziato a partire dal 5 di gennaio del 2025, ed ora avverrà una ristrutturazione della produzione nel Nord America, con l’obiettivo di garantire maggiore stabilità ai lavoratori, ma anche di tornare a conti positivi per l’azienda.
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