La Renault ha deciso di firmare un accordo con la Mercedes per una scossa motoristica in vista del campionato F1 2026. Ecco spiegata la decisione dei vertici del brand francese.
La Renault, nella complessissima F1 moderna, non era più competitiva da svariati anni. Persino la Red Bull Racing aveva deciso di mollare il costruttore transalpino per inseguire la gloria con la Honda. L’arrivo di Flavio Briatore, in qualità di consigliere, ha velocizzato un processo di trasformazione che pare già aver dato i primi frutti. Non parliamo dei podi e del sesto posto in classifica costruttori nel 2024, ma della nuova era che dovrebbe garantire una svolta epocale in futuro.
In Formula 1 c’era bisogno di un cambio di rotta che fosse logico anche a livello economico. Investire cifre iperboliche per la creazione di Power Unit non competitive non aveva più un senso. In uno sport costosissimo come la F1 è impossibile negare che i soldi abbiano un ruolo centrale nel percorso di crescita di una squadra, a tal punto che si preferiscono, a volte, piloti paganti a talenti autentici.
“Sono un manager. Gestisco una società quotata in borsa. E devo ripensare al progetto F1, per vincere finalmente. Quindi sto cercando delle scorciatoie per raggiungere questo obiettivo. Siamo diventati invisibili. Altri due anni così e il progetto si sgonfierebbe completamente. Dovevamo dare una scossa a tutto questo. Con una logica finanziaria“, ha raccontato de Meo nell’intervista al quotidiano L’Equipe.
Se in F1 l’accordo con Mercedes non sorprende affatto. Il Renault Group e la joint venture di Plug, Hyvia e la società di mobilità a idrogeno Hype hanno stretto una collaborazione per “accelerare la mobilità a idrogeno decarbonizzata”. L’obiettivo è ridurre il prezzo dell’H2 e dei servizi associati. La decisione di abbandonare la produzione interna di PU destinate alle monoposto di F1 nasconde anche una strategia produttiva vincente.
La nuova partnership è focalizzata sulla creazione di automobili alimentate a idrogeno, che vanno dai modelli commerciali leggeri a un futuro dove la mobilità 2.0 sarà ad appannaggio di tutti. La Renault ha dimostrato la sua dedizione alla sostenibilità rispetto alla concorrenza spostando le risorse dalla Formula 1 a progetti green. Un approccio che potrebbe pagare perché l’accordo con Hype è volto ad aumentare il numero di stazioni di rifornimento nelle aree urbane e a lanciare i taxi alimentati a idrogeno. L’innovazione del futuro non può più attendere, mentre in F1 ci sarà maggiore crescita con l’affidabilità delle PU Mercedes sotto il cofano, vedasi anche i risultati dei campioni in carica della McLaren che si riforniscono da anni dei motori ibridi della Stella a tre punte.
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