Lewis Hamilton ha scelto di lasciare la Mercedes dopo 11 anni e 6 titoli mondiali conquistati. Quale è il reale stato di forma dell’anglocaraibico alla vigilia della stagione verità sulla Rossa?
In Mercedes, terminata definitivamente l’esperienza del numero 44, hanno deciso di parlare chiaro sull’andamento delle sue performance nel 2024. Lewis Hamilton ha conquistato due vittorie spettacolari su tracciati storici (Silverstone e Spa), merito di performance di altissimo spessore. Giungerà a 40 anni al volante dell’erede della SF24 e sembra capitato al momento giusto nel box della Scuderia modenese. In tanti si domandano sulle capacità tecniche della prossima wing car emiliana, ma in pochi si interrogano sulle reali condizioni del 7 volte iridato di Stevenage.
Sul piano fisico Lewis Hamilton è un portento. Sembra almeno 5 anni più giovane e non ha mai mollato i suoi allenamenti in palestra. Ha corso da separato in casa nel 2024, arrivando in scia del giovane teammate George Russell. Motivo in più per credere che il grosso problema ruotava intorno alla vettura e non alla lentezza del vincitore di 105 Gran Premi in Formula 1. Lewis, inoltre, è apparso ampiamente demotivato nel corso delle ultime stagioni. Un pilota abituato a lottare, stabilimenti, per podi e vittorie non può gioire per qualche sporadico risultato positivo.
Hamilton ha bisogno di questo nuovo capitolo della sua carriera per testare anche le sue capacità tecniche. Era stanco di correre su un’auto ad effetto suolo ricca di problemi. Quando è andato forte, la squadra non sembrava nemmeno consapevole dei motivi. Hamilton dovrà adattarsi a un mondo, completamente, nuovo ma già l’idea di contribuire alla vincita di un campionato del mondo costruttori o poter ricompetere per la sua ottava corona iridata gli darà linfa nuova.
“La macchina non è stata abbastanza veloce, e questo è stato l’aspetto che abbiamo cercato di risolvere – ha affermato Shovlin, riflettendo su quali fossero i problemi di Hamilton – L’auto non è stata facile da portare in una finestra di bilanciamento e, soprattutto una volta raggiunta, mantenerla è stata una sfida“.
“Al di là di tutto questo, credo che Lewis abbia faticato sul singolo giro. Il suo ritmo di gara è stato presente per tutto il weekend. Ma con una griglia di partenza ravvicinata, spesso si parte qualche posizione dietro al proprio compagno di squadra e poi si viene bloccati e non si riesce a dimostrare quello che si può fare – ha assicurato il tecnico della Mercedes come riportato su Motorsport.com – Ma la lettura del ritmo di gara di Lewis è stata molto buona. A Las Vegas ha dimostrato che se ha una macchina che funziona come vuole lui, può lottare per tornare in testa. E abbiamo visto il vecchio Lewis. Il problema per lui è stato proprio quello di cercare di guadagnare l’ultimo decimo o due. È stato difficile cercare di evitare il bloccaggio dei freni, di evitare gli scatti in uscita. Sono solo questi i problemi“.
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