Casey Stoner come Valentino Rossi: la confessione che ha scioccato i fan della Ducati

Casey Stoner si è ricordato delle prime sensazioni che ha provato in sella alla Rossa. I fan sono rimasti senza parole per le similitudini con il pensiero di Valentino Rossi.

Valentino Rossi avrebbe dovuto ascoltare le prime affermazioni di Stoner quando scelse di firmare per la Ducati prima di lanciarsi in una avventura fallimentare. Il Dottore credette, realmente, di poter vincere su tre moto diverse quando decise di lasciare la Yamaha. I risultati sono stati terribili. Eppure anni prima l’australiano aveva fatto la storia. Casey Stoner ha scritto una delle pagine più belle del libro della Ducati, conquistando un riconoscimento iridato isperato nel 2007.

Casey Stoner come Valentino Rossi
Casey Stoner. scelta Ducati (Ansa) Quattromania.it

Il nativo della Gold Coast aveva pochissima esperienza ai massimi livelli. Per la Casa di Borgo Panigale fu un grosso azzardo. Prima dell’acquisto da parte di Audi, appartenente al Gruppo Volkswagen, la Rossa non poteva fronteggiare lo strapotere tecnico di Honda e Yamaha. Era un team ancora in fase di crescita, ancora sul piano artigianale. La Ducati si distinse sin da subito per il suo gran motore e in particolare Loris Capirossi ottenne i primi successi. I vertici scelsero Stoner per il suo temperamento e la voglia di primeggiare.

La prima volta di Stoner sulla Ducati

In un’intervista rilasciata a DAZN, Casey Stoner, ha raccontato il suo passaggio nel 2007 in Ducati: “Quando ho firmato con Ducati ero molto emozionato, sarei andato in un team ufficiale e avrei avuto il pieno supporto della fabbrica invece di pochi pezzi qui e là. Avevo una grande opportunità davanti a me. Durante i primi giri su quella moto potevo solo pensare: Che cosa ho fatto? Ho fatto un grosso errore”.

La prima volta di Stoner sulla Ducati
Casey Stoner come Valentino Rossi (Ansa) Quattromania.it

Valentino Rossi, come riportato su Insella, affermò: “Sfortunatamente non ho mai trovato il giusto feeling con la moto, soprattutto con l’anteriore. So che quando sei dentro una situazione così è molto difficile. Perdi la motivazione e la felicità di correre. Entri in una spirale negativa ed è difficile, soprattutto se non ti diverti guidando la moto, e sono più difficili anche le trasferte, parlare con i giornalisti, perfino dormire. Molte volte ho pensato di smettere quando ero in Ducati, ma alla fine è stata una buona decisione non arrendermi, anche perché se smetti e non hai una moto alternativa è molto facile restare fuori dai giochi. Alla fine sono riuscito a fare qualche buona gara, quella di Misano, e ho preso così la decisione corretta“.

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