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Auto

Tesla, scatta l’ennesimo richiamo: 700.000 modelli sotto accusa, si corre subito ai ripari

La Tesla deve affrontare l’ennesima campagna di richiamo, e quella di cui vi parleremo oggi è una delle più gravi di sempre per modelli coinvolti.

Quello dei richiami è un tema sempre molto discusso, e che è ormai diventato quasi pane quotidiano per chi si occupa di narrare le vicende del settore automotive. Questa volta è la Tesla ad aver indetto una nuova campagna di richiamo, l’ennesima di un 2024 molto difficile da questo punto di vista. Il colosso di Elon Musk dovrà intervenire su un problema non proprio banale, che complica e non poco il periodo natalizio dei clienti.

Tesla guai seri (ANSA) – Quattromania.it

La casa statunitense, pioniera nel mondo delle auto elettriche, non ha più la superiorità di un tempo sul fronte delle vendite, per via di una concorrenza cinese che è sempre più forte, a cominciare dal colosso BYD che l’ha superata in termini di immatricolazioni a livello globale. Se ci aggiungiamo anche i difetti di fabbrica ed i problemi tecnici, il danno è completo, sia sul fronte dell’immagine che economico. Andiamo a scoprire la causa dell’ennesimo richiamo Tesla, ma possiamo anticiparvi che stavolta la soluzione sarà molto più semplice e rapida rispetto ad altri casi affrontati in passato.

Tesla, problemi di software alla base del richiamo di massa

Negli Stati Uniti d’America, la Tesla ha avviato un richiamo di 700.000 auto, per via di un problema di software che conta di risolvere intervenendo su OTA. Dunque, non saranno gli addetti delle officine a dover operare sulle auto per aggiustare fisicamente il problema, ma tutto avverrà tramite software. La NHTSA, l’ente governativo statunitense che si occupa della sicurezza stradale, si è occupata del caso, specificando che i richiami hardware sono ben diversi da quelli software.

Tesla Model 3 in mostra (ANSA) – Quattromania.it

Ma per quale motivo c’è bisogno di questo richiamo? Tutto è legato al sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici, che avrebbe potuto dare dei problemi sui veicoli che sono stati sottoposti al richiamo. La spia avrebbe potuto non accendersi ad ogni riavvio dell’auto, anche in caso di presenza di un’anomalia alla pressione delle gomme. Le Tesla colpite dal problema sono la Model 3, la Model Y ed il Cybertruck, ma le riparazioni saranno molto rapide.

Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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