Quello dei richiami è un tema che continua a tenere banco e che mette in seria difficoltà gli automobilisti. Scopriamo i dettagli sul nuovo problema.
Il tema dei richiami è sempre più frequente nel mercato dell’auto, in un momento in cui la qualità costruttiva delle vetture sembra essersi notevolmente abbassata. Si tratta di una nuova tegola che va ad abbattersi contro il gruppo Stellantis, che ha vissuto un 2024 da incubo. La holding multinazionale olandese, come ben noto, ha subito un crollo delle vendite e degli utili, che stanno portando a licenziamenti e blocchi di stabilimenti, una situazione certamente non ottimale.
Il gruppo Stellantis è in una fase di grave difficoltà a seguito di scelte non certo azzeccate per quanto riguarda le piattaforme condivise tra i brand, decisione presa da Carlos Tavares per risparmiare sui costi di produzione, ma che ha portato alla nascita di auto sostanzialmente identiche tra marchi differenti. Inoltre, l’eccessiva fiducia nell’auto elettrica ha fatto il resto, condannando la holding multinazionale olandese ad un periodo di grave recessione. A tutto ciò si aggiunge l’ennesimo richiamo, anche se le responsabilità, in tal caso, non sono certo attribuibili ai costruttori, ma ad un fornitore esterno.
Vi ricordate dell’airbag Takata? Si tratta del dispositivo realizzato dall’azienda giapponese che ha portato al richiamo di oltre mezzo milione di auto tra Citroen C3 e DS3, che è attualmente ancora in corso. Ora sono guai per altre 53.000 auto del gruppo Stellantis, ovvero Opel Moka, Opel Vectra ed Opel Astra, che dovranno essere richiamate in quanto su di esse è montato proprio l’airbag Takata, che a quanto pare è ancora molto pericoloso. Le Citroen e le DS saranno tutte riparate entro il 31 di gennaio del 2025, ma ora è scattato un ulteriore allarme, e riguarda i modelli sopracitati.
L’Astra coinvolta è quella di terza generazione, prodotta tra il 3 di gennaio del 2005 e l’11 di giugno del 20214. C’è poi anche quella di quarta generazione, oltre alla Moka 2011-2028 e la Vectra 2003-2008. Tuttavia, Stellantis non ha costretto i guidatori a non mettersi al volante di queste auto come avvenuto con Citroen e DS, il che significa che, probabilmente, la situazione è meno grave.
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