La massima categoria del Motorsport dovrà sempre rappresentare il massimo della tecnologia applicata su un mezzo con quattro ruote. Scopriamo cosa succederà nel circus della F1 in futuro.
La F1 è il pinnacolo dell’automobilismo. Chiunque inizi a gareggiare sui kart sogna di raggiungere la sfida più emozionante al mondo. Questione di fama e guadagni, ma anche di performance in pista a bordo di monoposto curate nei minimi dettagli. Oggi c’è una attenzione spasmodica per l’aerodinamica, mentre un tempo il focus era quasi, esclusivamente, sulla potenza e l’affidabilità dei motori.
I Gran Premi sino a 20 anni fa era una roulette. Abbiamo assistito a numerose imprese andate in fumo a pochi giri dalla fine per un’avaria tecnica. Tutto questo non accade più da tempo e il merito è delle Power Unit ibride che vantano una tecnologia affidabilissima. Il cuore delle monoposto ad effetto suolo attuale è un V6 termico, associato a una batteria elettrica. I V6 1.6L garantiscono delle performance mostruose, ma non hanno più il sound e il fascino dei rumorosi V8, V10 e V12 che hanno fatto grande la massima categoria del Motorsport.
I puristi a stento hanno digerito il passaggio ai motori ibridi attuali figurarsi un futuro full electric. Per fortuna in FIA hanno accolto la Formula E, arrivata all’undicesima stagione della sua storia, che ha distolto i vertici di Liberty Media dall’idea di proiettarsi alla creazione di monoposto 100% elettriche. Le due categorie rimarranno ben distinte, ma non vi sarà un ritorno ai motori termici.
F1, i motori del 2026
Il cambio di regolamento determinerà un altro scossone. Difatti verranno lanciate delle monoposto con un coefficiente di potenza elettrica più elevato. Si tratterà di Power Unit ibride con un bilanciamento equo tra parte termica e elettrica. Il motore a combustione interna resterà un V6 turbocompresso da 1,6 litri con una potenza che scenderà dagli attuali 550-560 kW a 400 kW (535 CV), mentre la MGU-K sarà capace di erogare 350 kW (480 CV) rispetto ai 150 kW attuali.
La power unit avrà il 50% della potenza dal motore endotermico e altrettanta dall’ibrido. Il motore peserà così 30 kg in più, ma le dimensioni della vettura dovrebbero essere ridotte di qualche cm rispetto alle misure delle attuali auto ad effetto suolo. Chi si aspettava un ritorno al passato con un motore 100% termico rimarrà deluso. Il sound delle monoposto non sarà paragonabile a quello attuale che ha già perso appeal rispetto ai bolidi del passato.