Nel car market del nuovo millennio le collaborazioni hanno portato alla creazione di auto con motori realizzati da altri brand. Facciamo luce sulle partnership della Mercedes.
L’industria dell’Automotive è molto evoluta dai tempi in cui tutti i principali costruttori si autoproducevano i motori in casa. Chi acquistava un brand come Mercedes lo faceva in ragione dell’affidabilità dei motori della Stella a tre punte.
La collaborazione con Renault è stata celebre. L’oramai consolidato matrimonio tra Mercedes e Renault è da tempo terminato con un divorzio. Il gruppo francese che produce autovetture, veicoli commerciali, autobus e camion fu fondato il 25 febbraio del 1899 ed è attualmente presente in ben 119 paesi. L’unione nata quasi 15 anni fa tra i due gruppi prevedeva oltre che una compartecipazione azionaria anche una condivisione di nuovi motori a tre e quattro cilindri che equipaggiavano le Mercedes più piccole.
La Mercedes ha da qualche tempo dichiarato che non intende mollare la produzione di motori termici almeno fino al 2030, non solo per la continua e crescente domanda di questi ma anche per il divario di costo che vi è tra la produzione di un motore termico ed uno elettrico di ultima gen. Il colosso di Stoccarda ha prodotto in autonomia i suoi motori e si è appoggiata ad atre case solo per qualche piccola componente. Qualche anno fa però qualcosa è cambiato.
La Classe A e la Classe B per un periodo hanno avuto proprio i motori quello della Renault. Queste vetture montavano il motore 1.5 alimentato a gasolio realizzato dal marchio francese, che è ora stato sostituito da una nuova unità tedesca, che è da 2,0 litri, con maggiore coppia, salita da 260 a 280 Nm. Tuttavia il motore Renault garantiva prestazioni leggermente migliori, ed anche delle emissioni ridotte. Chissà se un giorno non potremmo assistere ad una riconciliazione delle due case, ora sembra essersi inserito un nuovo elemento nella coppia.
Stiamo parlando del nuovo accordo Renault-Fiat. Il Costruttore torinese si è alleato con la Renault per la produzione di un veicolo commerciale leggero. Il nuovo veicolo commerciale sarà disegnato e progettato completamente dal Centro Stile Fiat. In passato c’è stato anche un tentativo di accordo per uno scambio tra Mercedes e Fiat perché, anche sotto la gestione Marchionne, le vie della produzione in partnership erano infinite nel car market 2.0.
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