L’industria delle quattro ruote sta attraversando una fase di crisi profondissima. Nuovi costruttori stanno emergendo e tanti brand storici stanno fallendo.
Vi verrà un colpo al cuore ma uno dei marchi europei più apprezzati a livello mondiale è arrivato a mettere all’asta presse e impianti di produzione. La rivoluzione green in atto che ha spinto la politica europea a stendere un tappetto rosso al mercato cinese ha, definitivamente, stroncato le possibilità di crescita di iconici marchi che hanno realizzato vetture di altissimo spessore.
Il colosso tedesco Surplex ha svuotato lo storico stabilimento di Trollhattan. Se il luogo non vi dice nulla, forse le quattro lettere SAAB vi riaccenderanno molti ricordi. Nel 1945 una società svedese specializzata nella produzione di aeroplani, si lanciò nello sviluppo di un’automobile: Progetto 92. Il 10 giugno 1947 venne presentato alla stampa il primo prototipo: UrSaab. In Svezia nacque così uno dei brand più importanti del Nord Europa.
Il design del montante “C” divenne un elemento distintivo di tutti i successivi modelli e per questo battezzato “Saab hockey stick”. Nel 1948 venne decisa la sede, la città di Trollhattan, e lo stabilimento, rapidamente, passò dalla creazione di aeroplani alla produzione di automobili. Il primo storico modello fu la Saab 92, che venne realizzato in circa 20.000 unità prima di essere sostituito nel 1955 dalla Saab 93. Decennio dopo decennio la gamma fu ampliata con auto sempre più sicure, performanti e ricercate. Il marchio ebbe un grande successo anche alle nostre latitudini.
Il viaggio della Saab è terminato ed è iniziato lo smembramento dei suo stabilimento di Trollhattan. A nulla sono valsi i tentativi di rianimare un brand iconico. Tutti i macchinari e le attrezzature sono passate alla Surplex, il gigante tedesco della rivendita di impianti e beni aziendali provenienti dalla chiusura di fabbriche, cantieri ed anche dai fallimenti.
Le presse, le linee di montaggio e le macchine a controllo numerico verranno disperse in più destinazioni. Prima della chiusura definitiva la Saab, secondo l’analista aziendale Tim Urquhart, era “un marchio davvero brillante. È probabilmente una delle più grandi storie di cattiva gestione di un brand nella storia dell’industria automobilistica“. Le parole sono riportate da ANSA. I capannoni e gli storici edifici completamente svuotati verranno demoliti per creare immobili, facendo sparire una storia antichissima di successo.
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