Oggi torneremo su una delle Alfa Romeo più apprezzate di sempre, un modello amato anche dai più giovani. Scopriamo tutti i dettagli.
Il marchio Alfa Romeo vive una fase di stallo, dopo una ripresa che l’aveva vista protagonista nel corso del 2023. Il calo degli ordini del SUV Tonale ha fruttato un brusco crollo di vendite nel 2024, ed è chiaro che ora c’è bisogno di nuovi modelli e di una ventata d’aria fresca per quel rilancio inseguito da tanto tempo. Nel 2025 arriverà il nuovo SUV Stelvio, in attesa della berlina Giulia attesa per il 2026, ed entrambe nasceranno in Italia, nello stabilimento di Cassino.
Le nuove generazioni dei modelli più rappresentativi della gamma saranno prodotte sulla piattaforma STLA di Stellantis, la più moderna in assoluto, e per la prima volta saranno full electric. Il 2027 sarà l’anno di un SUV di Segmento E che punterà tutto sul lusso estremo, per mercati come gli USA e la Cina, prima di una nuova generazione di berline attese dal 2028 in poi. Nel frattempo, vogliamo parlarvi di una delle Alfa Romeo più apprezzate degli anni Duemila, uno spettacolare esercizio di stile rimasto nel cuore dei fan. Scopriamo una delle creature meglio riuscite dalla vena creativa della casa di Arese.
Prodotta tra il 2005 ed il 2010, l’Alfa Romeo Brera venne eletta auto più bella dell’anno nel 2006, ed è stata un gran successo nella storia del Biscione. Prodotta presso lo stabilimento Pininfarina di San Giorgio Canavese, in provincia di Torino, il design si è ispirato al prototipo disegnato da Giorgetto Giugiaro nel 2002, con uno stile inconfondibile. Nel corso della sua carriera, è stata prodotta in 21.786 esemplari, ed ha avuto l’arduo compito di sostituire la GTV. I giovani dell’epoca, ormai adulti, la ricorderanno per le tante partite giocate alla PlayStation sul videogioco Need for Speed Carbon, dove la Brera era molto gettonata.
Lunga 4.410 mm, aveva una larghezza di 1.830 mm ed un’altezza di 1.340 mm, con un passo di 2.525 mm. A seconda delle versioni, il peso poteva variare tra 1.395 e 1.680 kg, con una carrozzeria coupé inconfondibile soprattutto nella zona posteriore.
Per quanto riguarda i motori, l’Alfa Romeo metteva a disposizione una vasta scelta. La versione meno spinta aveva 170 cavalli ed era un 4 cilindri in linea 2.0 diesel. Il 3.2 V6 a benzina garantiva la bellezza di 260 cavalli e toccava i 250 km/h di velocità massima, regalando performance da urlo.
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