I biocarburanti sembravano essere il futuro dell’industria dell’Automotive 2.0, ma hanno già partorito una novità eclatante che sconvolgerà il mercato.
I puristi del car market pensavano di essere vicini alla soluzione definitiva per continuare a guidare auto termiche con biocarburanti. Secondo molti l’utilizzo del biocarburante potrebbe rappresentare la vera svolta. Stiamo parlando dell’E85, una miscela di carburante a base di etanolo composta per l’85% da carburante a base di etanolo e per il 15% da benzina o altro idrocarburo in volume. Il carburante all’etanolo altro non è che un carburante contenente lo stesso tipo di alcol che si trova nelle bevande alcoliche.
Tutto molto bello, ma in Asia hanno già in mente la soluzione del futuro che sorpassa di gran lunga l’elettrico e l’idrogeno. L’azoto liquido potrebbe diventare il nuovo player nel gioco della ricerca dei motori eco del futuro se le sue prestazioni avessero il potenziale di spazzare via tutte le altre tecnologie. L’Università di Washington ha condotto delle analisi sullo sviluppo del prototipo di azoto liquido che potrebbe essere sufficientemente efficiente da distogliere gli sviluppatori di tecnologie per motori dai sistemi di propulsione elettrici a batteria, a idrogeno o dai biocarburanti che dovrebbero favorire la sostenibilità ambientale.
Il team di ricerca e sviluppo dell’UW, guidato da Abe Hertzberg, ha battezzato il suo motore sperimentale per auto ad azoto liquido “LN2000”. Il potenziale di questa tecnologia era già stato portato avanti dai cinesi che avevano sviluppato un sistema alternativo di alto profilo. Il modo in cui funziona è simile a un motore ad aria o a un motore a vapore, come il sistema BMW iX5 Hydrogen NEXT.
Motori del futuro: è già USA vs Cina
Il motore LN2000 dell’UW avrebbe la necessità di essere conservato a basse temperature, circa -320 °F, all’interno di appositi serbatoi. L’azoto liquido viene immesso nel motore, dove si espande rapidamente riscaldandosi e aziona i pistoni che, a loro volta, mettono un funzione il motore, in modo simile a come i motori a combustione interna utilizzano l’energia termica per produrre energia meccanica. Per un pieno di azoto ci vuole lo stesso tempo di un pieno di benzina. L’autonomia è il punto debole perché per ora è limitata a 30 miglia ma ci sono notevoli margini di sviluppo.
La tecnologia dell’azoto liquido offre diversi vantaggi rispetto ai sistemi a idrogeno: prima di tutto non è tossico né infiammabile, risultando molto sicuro. A livello infrastrutturale è piuttosto comodo creare delle colonnine di ricarica rispetto all’idrogeno. Gli impianti di liquefazione dell’aria, infatti, non richiedono la stessa quantità di energia degli impianti di produzione di idrogeno. La cinese GAC ha messo a punto un motore che brucia ammoniaca, risultando molto efficiente.