Le auto elettriche ridurranno pure il consumo di petrolio ma stanno facendo aumentare il consumo di carbone nelle centrali termoelettriche. Dalla Cina arrivano dati allarmanti.
Il car market del Paese del Dragone Rosso sta facendo registrare dei numeri spaventosi grazie al lancio di auto elettriche all’avanguardia. BYD è diventato il produttore N.1 di auto elettriche al mondo scalzando anche la Tesla. In questo scenario con ben 420 milioni di automobili in strada la domanda di elettricità per ricaricare le batterie delle EV ha determinato l’aumento clamoroso di carbone. Il China National Petroleum conducendo alcuni studi ha predetto che dall’anno prossimo ci sarà una controtendenza e la curva dei consumi di petrolio comincerà a diminuire.
Questo cambiamento è dovuto in parte a un mondo sempre più proiettato verso l’elettrificazione automobilistica. Ciò ha portato ad un drastico aumento di consumo di elettricità e un consequenziale maggior utilizzo di carbone. Infatti, in Cina il carbone risulta ancora un elemento essenziale per alimentare le colonnine di ricarica per auto elettriche ma più in generale per produrre energia elettrica. Nonostante l’evidente incoraggiamento all’utilizzo di energia rinnovabili, come l’energia eolica e quella fotovoltaica, come è emerso dalle colonne del El Debate il consumo di carbone da parte delle centrali termoelettriche in Cina è salito alle stelle.
Secondo le statistiche gli abitanti del Gigante Asiatico risultano tra i maggiori acquirenti di auto elettriche con vendite di 30 milioni di auto all’anno. Tutto ciò ha fatto schizzare alle stelle il consumo di elettricità in questo settore. Per quanto riguarda invece il carburante maggiormente utilizzato per il trasporto marittimo e quello dei camion pesanti quello più usato è il gas liquefatto. Le previsioni annunciano che entro il 2060 ci sarà una significativa riduzione dell’utilizzo del petrolio che scenderà dall’attuale utilizzo di 800 milioni di tonnellate a poco più di 200. Questi sono i piani seguiti dalla Cina che risulta avere le maggiori riserve mondiali di carbone, ma non di petrolio.
La Cina risulta essere, nonostante l’impatto ambientale, avanti di almeno 10 anni rispetto alla concorrenza europea. Non possiamo di certo dire che la Cina risulti tra i Paesi sostenibili, infatti avrebbe fermato la proliferazione delle centrali a carbone per dare maggiore risalto all’energia nucleare ma anche alle energie rinnovabili. Si prevede che l’economia cinese ridurrà le proprie emissioni a partire dal 2030, il che rappresenterebbe una pietra miliare nella decarbonizzazione dell’atmosfera.
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