Per quanto possa risultare paradossale ma chi possiede alcune tipologie di auto d’epoca può andare incontro a grossi problemi in Italia.
Le nuove generazioni hanno perso, da anni, la passione autentica delle auto. C’è un invidia sociale e un atteggiamento generale della gente che invita a tenere ben nascosti i propri tesori. Anche i ricchi sono costretti a tenere un profilo molto basso per evitare di finire sotto i riflettori. Non ci riferiamo solo a quelli dei vicini, ma della Guardia di Finanza che è sempre alla ricerca degli evasori.
L’automobilista medio che si aggira su un’auto come la FIAT Panda non attirerà l’attenzione del fisco, ma il discorso cambia con autovetture di alto profilo, ascrivibili al registro delle vetture d’epoca. Storicamente i nostri nonni amavano curare nel dettaglio i propri gioiellini, fossero Alfa Romeo, Lancia o Vespe. Tenere curato un mezzo rappresentava un vero e proprio hobby. Determinati pezzi di antiquariato, dopo oltre mezzo secolo, sono passati nelle mani dei figli e dei nipoti. Questo non vuole dire che una famiglia goda di una condizione economica florida.
Queste vetture non sempre possono circolare in strada per delle limitazioni ambientali, ma quando escono dal garage in alcuni appuntamenti speciali o nelle domeniche free sono sotto l’attenzione degli agenti delle Fiamme Gialle ed è bene sapere come muoversi per assicurarsi di fare tutto in regola e non finire immischiati in gravi problematiche per reati contro il patrimonio. Non stiamo parlando di bolidi e vetture, necessariamente, preziose ma anche modelli ricercati del passato che non hanno super quotazioni sul mercato. Osservate questa Jaguar che mirava a battere una iconica Ferrari.
Le vetture considerabili d’epoca sono quelle che hanno superato i trent’anni di vita e che sono inserite nell’apposito registro italiano dell’automobile club, vetture di interesse storico che rappresentano un emblema dell’industria delle quattro ruote. Quando un’auto d’epoca viene considerata un bene sintomatico di una facoltà di sostenere spese molto elevate, attira l’attenzione della Guardia di Finanza che potrebbe presentarsi alla vostra porta e scoprire subito i dettagli della vettura.
Senza arrivare ad auto inglesi costosissime, come Aston Martin, Bentley o RR, anche una FIAT Topolino o una iconica Alfa Romeo può finire in una indagine, fatta di controlli incrociati, per punire gli evasori. In caso di mancate dichiarazioni si può arrivare alla reclusione a 3 anni per il mancato versamento delle imposte su un reddito superiore ai 50.000 Euro, un valore superiore a quello di molte auto d’epoca classiche nostrane, ma meglio stare attentissimi.
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