Le auto dotate dei motori termici dominano il mercato, ma ora potrebbe avvenire un totale ribaltamento di fronte. Ecco cosa aspettarsi.
Il mercato dell’auto è in caduta libera, con la quasi totalità dei costruttori che stanno trascorrendo dei periodi molti difficili. Le vendite sono crollate a causa di prezzi di listino sempre più alti, insostenibili per una popolazione che ha già a che fare con rincari che riguardano ogni angolo della vita quotidiana. Tuttavia, a dominare la scena in termini di vendite sono ancora le auto dotate dei motori termici, che in Europa saranno banditi, sul fronte della produzione e delle vendite, a partire dal 2035.
Dunque, le auto a motore termico sono ancora le preferite, mentre l’elettrico fa una gran fatica ad emergere. Pensate che, stando alle previsioni degli analisti della UE, la quota di mercato delle BEV nel 2025 sarebbe dovuta essere pari al 27%, ma per il momento, non si è andato oltre il 13%, e nel 2024 si è assistito anche ad un calo della quota stessa. Tuttavia, secondo alcuni analisti il 2025 sarà un anno molto difficile per i motori termici, affermazione che va in totale controtendenza con quello che stiamo vedendo al giorno d’oggi. Ecco i particolari della vicenda.
Dal primo di gennaio del 2025, verranno imposte delle multe salatissime a chi non rispetterà i nuovi limiti sulle emissioni imposti dall’Europa. La nuova follia green che sta uccidendo l’industria automobilistica fa discutere da mesi, ma per il momento, non sono stati fatti passi indietro. Ne consegue che, per evitare le multe dell’Unione Europea, dovranno essere vendute circa 3 milioni di auto endotermiche in meno rispetto al 2024, dando un colpo pesantissimo al mercato dei motori a combustione interna.
L’Acea aveva già fatto sapere che le sanzioni imposte per i limiti di emissioni sarebbero state un vero e proprio disastro, ed ora anche l’Anfia lo ha confermato. La notizia è stata riportata da Francois Provost, vale a dire colui che ricopre il ruolo di Chief Procurement, Partnership and Public Affairs Officer del gruppo Renault. Dunque, anche la vendita di auto termiche verrà pesantemente azzoppata, con l’Italia che si sta duramente battendo per provare a rinviare l’imposizione delle sanzioni almeno al 2026 o al 2027. L’industria automotive è già in crisi di per sé, e questa novità non farà altro che complicare la vita in maniera ancor più marcata.
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