Carlos Tavares ha rassegnato le sue dimissioni dal ruolo di CEO di Stellantis da un paio di settimane. Ecco l’analisi della sua gestione.
La notizia con cui si è aperto il mese di dicembre nel settore automotive è quella delle dimissioni, del tutto inattese, del CEO Carlos Tavares dal suo ruolo nel gruppo Stellantis. Il manager portoghese, sin qui unico amministratore delegato della holding multinazionale olandese dal gennaio del 2021, ha deciso di dire basta, consapevole di una situazione che era diventata critica. Il gruppo è in una fase di gravissima crisi a causa, per la gran parte, delle politiche di Tavares, ed ora occorrerà ripartire quasi da zero.
Sul sito web “Motor1.com“, è stata svolta un’analisi della gestione di Tavares, personaggio sicuramente molto discusso, e su cui se ne sono dette tante nel corso di questi ultimi mesi, anche per via delle tensioni con il governo italiano. Di sicuro, ha avuto anche diversi meriti, essendo stato uno dei fautori dell’unione tra i gruppi PSA ed FCA, permettendo la coesistenza di ben 14 marchi all’interno di un’unica azienda. In seguito, come abbiamo avuto modo di vedere, le cose non sono andate come si era sperato.
Stellantis, ecco cosa ha lasciato al gruppo Stellantis
Il primo, chiaro obiettivo di Carlos Tavares era quello di far collaborare i marchi per risparmiare sui costi di produzione, tramite l’utilizzo di piattaforme condivise. Ad esempio, la nuova Lancia Ypsilon è nata sulla base della Opel Corsa e della Peugeot 208, o la FIAT Grande Panda su quella della nuova Citroen C3, ma di esempi potremmo farne molti di più. Tra il 2020 ed il 2023, il margine operativo era più che raddoppiato, segno che le varie sinergie, almeno in un primo momento, avevano funzionato alla grande, anche se l’azienda aveva guadagnato più soldi che mai, pur vendendo un numero inferiore di auto nell’anno 2023.
Le cose sono poi cambiate, a causa di un’inflazione che ha distrutto i mercati e della crisi post-Covid-19 che ha iniziato a lasciare i suoi effetti. L’avanzata delle case cinesi ed i costanti aumenti di prezzo hanno fatto sì che il gruppo Stellantis crollasse nelle vendite nel corso del 2024. Ben otto dei marchi di proprietà di Stellantis hanno un gran bisogno di modelli nuovi, con la FIAT in primis, visto che offre una gamma ormai attempata. Tavares, tramite la riduzione dei costi, ha permesso all’azienda di guadagnare molto denaro, ma ora c’è bisogno di una ristrutturazione dell’azienda, che altrimenti andrà a picco in un periodo di tempo molto breve.